Demolizione cavalcavia via Vittoria a Cessalto
2 febbraio 2025
Prima l’abbattimento della campata centrale in 45 minuti, poi nello stesso lasso di tempo anche le spalle del manufatto sono cadute sotto i colpi degli escavatori. In poco meno di un’ora e mezza, il cavalcavia di via Vittoria, che unisce i due comuni di Cessalto e Ceggia, è stato demolito.
Un altro passo avanti verso la realizzazione della terza corsia della A4 (Venezia-Trieste), opera del Commissario per l’emergenza finanziata interamente da Autostrade Alto Adriatico, è stato compiuto nella notte tra sabato e domenica 1 febbraio, nel tratto tra San Donà e Portogruaro. Il manufatto è il terzo a essere oggetto di demolizione dopo quelli di Pradipozzo-Lison (nel comune di Portogruaro) e di via Gonelle (comune di Cessalto). Per altri tre manufatti (via Callunga a Cessalto, via Grassaga a San Donà di Piave e via Paludi ad Annone Veneto), tutti in affiancamento a quelli esistenti, si stanno già svolgendo le attività propedeutiche alla loro costruzione.
Tutto secondo cronoprogramma, come anche le attività effettuate nella notte appena trascorsa, che si sono concluse verso le 07,30 di oggi domenica 2 febbraio - in leggero anticipo rispetto a quanto preventivato - con la riapertura dei tratti dell’autostrada A4 precedentemente chiusi per consentire gli interventi.
Dopo la chiusura dell’autostrada alle ore 20,00 di sabato 1 febbraio, sono state spostate le barriere di sicurezza ed è stato steso il telo ricoperto di un “letto” di sabbia per attutire la caduta dei detriti dall’alto e salvaguardare quindi la pavimentazione sottostante. Tutte operazioni propedeutiche e necessarie per l’entrata in azione degli escavatori che, dotati di cesoie e martelli, hanno operato nell’area a partire dalle ore 21,30. Con l’intervento di nebulizzatori si è anche impedito lo spargimento delle polveri nell’aria, determinate dalle demolizioni. Alle 23,00 il manufatto era stato demolito. Nelle ore seguenti gli escavatori hanno operato per l’allontanamento e lo sgombero delle macerie; attività necessaria per la riapertura già questa mattina dell’autostrada con la ripresa immediata della circolazione.
Il nuovo cavalcavia di via Vittoria allargato per ospitare le tre corsie (ma già predisposto anche per una futura quarta corsia) verrà costruito in poco meno di un anno.
Un altro passo avanti verso la realizzazione della terza corsia della A4 (Venezia-Trieste), opera del Commissario per l’emergenza finanziata interamente da Autostrade Alto Adriatico, è stato compiuto nella notte tra sabato e domenica 1 febbraio, nel tratto tra San Donà e Portogruaro. Il manufatto è il terzo a essere oggetto di demolizione dopo quelli di Pradipozzo-Lison (nel comune di Portogruaro) e di via Gonelle (comune di Cessalto). Per altri tre manufatti (via Callunga a Cessalto, via Grassaga a San Donà di Piave e via Paludi ad Annone Veneto), tutti in affiancamento a quelli esistenti, si stanno già svolgendo le attività propedeutiche alla loro costruzione.
Tutto secondo cronoprogramma, come anche le attività effettuate nella notte appena trascorsa, che si sono concluse verso le 07,30 di oggi domenica 2 febbraio - in leggero anticipo rispetto a quanto preventivato - con la riapertura dei tratti dell’autostrada A4 precedentemente chiusi per consentire gli interventi.
Dopo la chiusura dell’autostrada alle ore 20,00 di sabato 1 febbraio, sono state spostate le barriere di sicurezza ed è stato steso il telo ricoperto di un “letto” di sabbia per attutire la caduta dei detriti dall’alto e salvaguardare quindi la pavimentazione sottostante. Tutte operazioni propedeutiche e necessarie per l’entrata in azione degli escavatori che, dotati di cesoie e martelli, hanno operato nell’area a partire dalle ore 21,30. Con l’intervento di nebulizzatori si è anche impedito lo spargimento delle polveri nell’aria, determinate dalle demolizioni. Alle 23,00 il manufatto era stato demolito. Nelle ore seguenti gli escavatori hanno operato per l’allontanamento e lo sgombero delle macerie; attività necessaria per la riapertura già questa mattina dell’autostrada con la ripresa immediata della circolazione.
Il nuovo cavalcavia di via Vittoria allargato per ospitare le tre corsie (ma già predisposto anche per una futura quarta corsia) verrà costruito in poco meno di un anno.
Al via i lavori per il potenziamento con tre nuove piste della Barriera di Portogruaro
13 gennaio 2025
Un ulteriore tassello verso il percorso di modernizzazione e innalzamento della qualità della rete della Societá Autostrade Alto Adriatico a tutto vantaggio dell’intera utenza, lavoratori e famiglie, ma soprattutto del sistema trasportistico del Nord Est e dell’intero Paese in transito lungo la A4 (Venezia-Trieste) e la A28 (Portogruaro-Pordenone-Conegliano).
Sono stati consegnati i lavori per il potenziamento della barriera di Portogruaro, nodo strategico dove si concentrano i passaggi dei veicoli e dei mezzi pesanti lungo l’asse est – ovest dell’Italia e dell’Europa.
Il cantiere prevede l’allargamento con tre nuove piste del casello (dalle tre attuali porte in entrata e sei porte in uscita dalla A4, alle quattro in entrata e otto in uscita). Non solo, l’opera prevede il rifacimento della pavimentazione della barriera; l’estensione della pensilina di copertura delle piste; il prolungamento della passerella pedonale per l’attraversamento del piazzale e per l’accesso alle piste di esazione; le opere di sistemazione idraulica; l’adeguamento totale dell’impiantistica elettrica, speciale, meccanica, di illuminazione esterna, di trasmissione dati e speciale di esazione; la ristrutturazione del fabbricato di stazione esistente; la realizzazione di un nuovo fabbricato sul lato nord-est del piazzale e di un nuovo piazzale di servizio in cui verrà spostato il “punto neve” per le emergenze invernali.
Le attività si svolgeranno per fasi, durante le quali il casello risulterà sempre funzionante, garantendo sempre un minimo di 2 piste in entrata e 4 in uscita (di cui due a telepedaggio per ogni direzione). Il quadro economico è di 13 milioni di euro e la conclusione dei lavori è prevista nel 2026.
I vantaggi saranno molteplici: dal punto di vista infrastrutturale, l’adeguamento costituisce un completamento del tratto di terza corsia della A4 che è già stato ultimato tra Portogruaro e Palmanova e potenzierà il bypass della A4 lungo l'itinerario A28/A27 anche alla luce dell’aumento dei transiti che si sta registrando negli ultimi due anni lungo l’arteria Portogruaro – Conegliano dopo la conclusione dei lavori sulla Pedemontana Veneta.
In termini di sicurezza, lo stesso bypass si rivelerà sempre più utile, come alternativa all’autostrada A4 in caso aumento dei flussi di traffico sulla Venezia-Trieste soprattutto durante l’esodo estivo, evitando così lunghe code, o per gestire eventuali emergenze nel tratto ancora a due corsie in Veneto, tra San Doná di Piave e Portogruaro per il quale è stata bandita la gara per l'ampliamento con la terza corsia.
In termini economici, i transiti saranno, quindi, più veloci con diminuzione dei tempi di viaggio anche per le merci che potranno sfruttare maggiormente diverse diramazioni della rete.
“Il rifacimento della barriera di Portogruaro risulta di primaria importanza per la concessionaria in quanto si inserisce nel contesto di una serie di interventi che miglioreranno le condizioni di sicurezza della circolazione lungo l’intera rete autostradale – afferma il presidente di Autostrade Alto Adriatico, avvocato Marco Monaco --. Proseguiamo nella strada dello sviluppo delle infrastrutture che ci vedrà sempre più protagonisti nel prossimo futuro grazie a un piano economico finanziario di quasi due miliardi di euro che avrà ricadute importanti nei territori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto”.
Sono stati consegnati i lavori per il potenziamento della barriera di Portogruaro, nodo strategico dove si concentrano i passaggi dei veicoli e dei mezzi pesanti lungo l’asse est – ovest dell’Italia e dell’Europa.
Il cantiere prevede l’allargamento con tre nuove piste del casello (dalle tre attuali porte in entrata e sei porte in uscita dalla A4, alle quattro in entrata e otto in uscita). Non solo, l’opera prevede il rifacimento della pavimentazione della barriera; l’estensione della pensilina di copertura delle piste; il prolungamento della passerella pedonale per l’attraversamento del piazzale e per l’accesso alle piste di esazione; le opere di sistemazione idraulica; l’adeguamento totale dell’impiantistica elettrica, speciale, meccanica, di illuminazione esterna, di trasmissione dati e speciale di esazione; la ristrutturazione del fabbricato di stazione esistente; la realizzazione di un nuovo fabbricato sul lato nord-est del piazzale e di un nuovo piazzale di servizio in cui verrà spostato il “punto neve” per le emergenze invernali.
Le attività si svolgeranno per fasi, durante le quali il casello risulterà sempre funzionante, garantendo sempre un minimo di 2 piste in entrata e 4 in uscita (di cui due a telepedaggio per ogni direzione). Il quadro economico è di 13 milioni di euro e la conclusione dei lavori è prevista nel 2026.
I vantaggi saranno molteplici: dal punto di vista infrastrutturale, l’adeguamento costituisce un completamento del tratto di terza corsia della A4 che è già stato ultimato tra Portogruaro e Palmanova e potenzierà il bypass della A4 lungo l'itinerario A28/A27 anche alla luce dell’aumento dei transiti che si sta registrando negli ultimi due anni lungo l’arteria Portogruaro – Conegliano dopo la conclusione dei lavori sulla Pedemontana Veneta.
In termini di sicurezza, lo stesso bypass si rivelerà sempre più utile, come alternativa all’autostrada A4 in caso aumento dei flussi di traffico sulla Venezia-Trieste soprattutto durante l’esodo estivo, evitando così lunghe code, o per gestire eventuali emergenze nel tratto ancora a due corsie in Veneto, tra San Doná di Piave e Portogruaro per il quale è stata bandita la gara per l'ampliamento con la terza corsia.
In termini economici, i transiti saranno, quindi, più veloci con diminuzione dei tempi di viaggio anche per le merci che potranno sfruttare maggiormente diverse diramazioni della rete.
“Il rifacimento della barriera di Portogruaro risulta di primaria importanza per la concessionaria in quanto si inserisce nel contesto di una serie di interventi che miglioreranno le condizioni di sicurezza della circolazione lungo l’intera rete autostradale – afferma il presidente di Autostrade Alto Adriatico, avvocato Marco Monaco --. Proseguiamo nella strada dello sviluppo delle infrastrutture che ci vedrà sempre più protagonisti nel prossimo futuro grazie a un piano economico finanziario di quasi due miliardi di euro che avrà ricadute importanti nei territori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto”.