A4 VENEZIA - TRIESTE La Terza Corsia
A4 VENEZIA - TRIESTE La Terza Corsia

2015


Aperta lunedì 23 novembre la conferenza dei servizi per il terzo lotto Alvisopoli-Gonars
Opera innovativa, sia dal punto di vista progettuale sia da quello costruttivo, il terzo lotto della terza corsia dell'autostrada A4 Venezia Trieste, si sviluppa su un tracciato di 24 chilometri e 600 metri, fra Alvisopoli (in Veneto) e Gonars (in Friuli Venezia Giulia). Il progetto dell'intervento è stato presentato a Villa Dora a San Giorgio di Nogaro, durante la Conferenza dei Servizi, ovvero l' incontro fra enti o realtà coinvolte a diverso titolo nella realizzazione di opere pubbliche. Un incontro finalizzato ad illustrare tecnicamente il progetto di ciò che si andrà a realizzare e sul quale i vari enti coinvolti dovranno esprimersi, entro 30 giorni, con eventuali precisazioni o suggerimenti. Il progetto definitivo sarà poi validato dal Responsabile Unico del Procedimento e approvato dal Commissario. Dopo gli interventi di apertura della presidente della Regione e Commissario per la A4 Debora Serracchiani e dall'amministratore delegato di Autovie Venete Maurizio Castagna, è toccata al Responsabile Unico del Procedimento ingegner Enrico Razzini, affiancato dall'ingegner Paolo Perco, capo commessa e dai tecnici della struttura appaltante Commissario (che si avvale del supporto operativo di Autovie Venete), illustrare nei dettagli il progetto che coinvolge undici Comuni, due in Veneto (Fossalta di Portogruaro e San Michele al Tagliamento) e nove in Friuli Venezia Giulia (Ronchis, Palazzolo dello Stella, Rivignano-Teor, Pocenia, Muzzana del Turgnano, Castions di Strada, Porpetto, Torviscosa, Gonars) e sul quale insistono 156 interferenze (aeree, sotterranee, in attraversamento o in parallelismso rispetto all'asse autostradale), nonché circa 450 ditte da espropriare. Numerosi e impegnativi gli interventi compresi nel progetto che comprende l'adeguamento dello svincolo autostradale di Porpetto e di San Giorgio di Nogaro, la realizzazione di 8 cavalcavia, 11 sottovia, 3 ponti a più campate (Tagliamento, Stella e Cormor), 4 ponti monocampata e 40 attraversamenti idraulici. Notevoli le opere di mitigazione e tutela ambientale previste: 114 mila metri quadrati di forestazione, 8 mila e 500 metri quadrati di boschi idrofili e 135 mila metri quadrati di fasce arboree; 15 mila 550 metri di barriere fonoassorbenti per complessivi 50 mila e 900 metri quadrati di superficie. I lavori per la realizzazione del terzo lotto sono stati aggiudicati al Consorzio Tiliaventum - formato da Rizzani De Eccher S.p.A e Impresa Pizzarrotti & C) con la formula del General contractor (ovvero l'affidamento a un unico soggetto della progettazione definitiva ed esecutiva, oltre all'esecuzione dei lavori propriamente detti e delle attività accessorie) Un tratto sul quale insistono 130 interferenze e interessato da circa 450 espropri.
Conferenza dei servizi per il terzo lotto - con immagine a destra
il Responsabile Unico del Procedimento, Enrico Razzini, illustra i dettagli del progetto
La terza corsia inserita nel Piano Junker
La realizzazione della terza corsia sulla A4 Venezia-Trieste è stata inserita nel piano di investimenti Junker, un piano che prevede finanziamenti a condizioni di mercato concessi dalla Bei (Banca Europea Investimenti) erogabili a progetti considerati "bancabili" e la cui rischiosità viene ridotta proprio grazie all'uso delle garanzie del Fondo europeo per gli investimenti strategici. Un riconoscimento importante che conferma con l'asse autostradale rappresenti un tassello strategico nei collegamenti europei, come ricorda anche la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani, che è anche Commissario straordinario per l'emergenza in A4. Si tratta infatti di un tratto  inserito nella rete europea dei trasporti (Trans-European Networks - Transport, TEN-T) . Le risorse assicurate grazie all'inserimento nel piano Junker,  serviranno a finanziare l'intero tratto di terza corsia tra Portogruaro e Palmanova, intervento ritenuto prioritario al fine di superare le criticità dovute ai crescenti flussi di traffico sia leggero sia pesante che transitano lungo la Trieste-Venezia.

Piano Junker - con immagine a destra
Il progetto: la terza corsia sull'autostrada A4, nel tratto Venezia-Trieste, copre un tracciato di 95 chilometri di cui 55 in Veneto e 40 in Fiuli Venezia Giulia.
Il primo lotto (complessivamente sono quattro) che va da Quarto d'Altino a San Donà di Piave è già stato completato e aperto al traffico nel novembre 2014. Il secondo lotto va da San Donà di Piave ad Alvisopoli, il terzo da Alvisopoli a Gonars, mentre il quarto va da Gonars a Villesse.
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Nel primo lotto, già realizzato, è compreso anche il nuovo casello di Meolo-Roncade
A4 Terza Corsia: work in progress
Profondamente cambiato rispetto a quando sono partiti i lavori della terza corsia, lo scenario economico di questi ultimi anni ha richiesto una rivisitazione complessiva della tempistica e delle fasi di realizzazione della terza corsia. Un lavoro complesso, portato avanti in sinergia fra struttura commissariale e Autovie Venete che ha consentito di non interrompere mai il progetto. L'obiettivo che il Commissario Debora Serracchiani e la Concessionaria sono riusciti a conseguire, nonostante i continui mutamenti del quadro economico e finanziario, è stato in primis la non interruzione dei lavori. Non soltanto. In parallelo sono state avviate le trattative con l'Unione europea - portate avanti dal Governo italiano - per un prolungamento della concessione e si è aperto un confronto con altre due importanti concessionarie autostradali - Cav che gestisce il Passante di Mestre e Brescia-Padova - per verificare la possibilità di un percorso di aggregazione che veda la costituzione di un Polo autostradale "di peso", impegnato in un programma di lavori di ammodernamento del valore di 10 miliardi.
2015. La riorganizzazione dei lavori
Dei tre lotti ancora da realizzare due (San Donà di Piave - Alvisopoli e Gonars - Villesse) sono stati suddivisi in più stralci.
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Terza corsia. Completamente riorganizzata la suddivisione dei lotti
La situazione attuale
Per tutti i tre lotti mancanti è stata completata la progettazione definitiva, per il terzo e il quarto sono anche state esperite le gare d'appalto e le relative aggiudicazioni, mentre per il secondo lotto si è convenuto di procedere a un'ulteriore suddivisione in stralci.
Questo per poter intervenire, per ogni stralcio, su un solo svincolo (Portogruaro per il primo stralcio che va da Alvisopoli a Portogruaro; Cessalto per il secondo che va da San Donà a San Stino; S. Stino di Livenza per il terzo, che va da Portogruaro a San Stino) e per garantire la funzionalità dell'infrastruttura durante i lavori, limitando così i disagi all'utenza. La suddivisione consente anche di ripartire per stralci l'importo totale previsto per il secondo lotto, rendendolo economicamente equilibrato e favorendo la partecipazione alle gare d'appalto delle imprese locali. E ancora, di dare priorità alla realizzazione della terza corsia nel tratto compreso fra i due nodi di Portogruaro (A4-A28) e Palmanova (A4-A23) anticipando il primo stralcio del secondo lotto, in continuità con il terzo. Anche per il quarto è stata fatta un'operazione analoga suddividendolo in tre sub-lotti, per poter procedere con un primo sub-lotto, in continuità con il terzo, seguendo sempre la logica della priorità.
Gli Investimenti
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Il valore complessivo delle opere è di circa 2 miliardi di euro, gli interventi eseguiti fino ad ora ammontano a 558 milioni di euro e dunque, per che rimangono, sono necessari ancora 1 miliardo 454 milioni di euro.
Le risorse
Il Piano economico finanziario attualmente in vigore (quello approvato nel 2009), in seguito alle mutate condizioni economiche, si è rivelato non bancabile e quindi non in grado di assicurare la provvista necessaria a far fronte all'intero volume d'investimento. E questo per tutta una serie di ragioni: scadenza ravvicinata della concessione (aprile 2017); incrementi tariffari elevati in quanto prevedevano un aumento del 13% annuo sino alla scadenza, una percentuale considerata insostenibile nell'attuale contesto economico/sociale del Paese; eccessivo valore di subentro/indennizzo alla scadenza, non garantito dallo Stato. Questi elementi hanno resto necessario riformulare un piano più sostenibile credibile che preveda: una rimodulazione degli investimenti su un arco temporale più ampio rispetto all'attuale scadenza della concessione; un contenimento delle tariffe rispetto a quelle previste nel piano vigente; un'estensione del termine della concessione che permetta di ammortizzare il debito finanziario.Il Piano Economico Finanziario rivisto su queste basi è stato presentato a giugno 2014 con queste caratteristiche: la suddivisione del miliardo 428 milioni di investimenti in due tranches, la prima di 849 milioni a copertura di opere da realizzarsi entro il giugno 2022, la seconda di 579 milioni per opere da realizzarsi in un arco di tempo compreso fra luglio 2022 e giugno 2031; incrementi tariffari non superiori al 6% sino al 2018 e in seguito pari alla sola inflazione; proroga della concessione sino al 2025 per consentire l'intero ammortamento del debito.
Il nuovo piano finanziario
Purtroppo, anche il nuovo piano, pur essendo stato messo a punto con le strutture tecniche del Ministero del Trasporti e apprezzato anche dal sistema bancario, non è stato giudicato dal Governo meritevole di approvazione, specie per quanto attiene il profilo tariffario, ritenuto ancora troppo oneroso per l'utenza. Risultato: una nuova revisione del Piano, alla quale Autovie Venete sta già lavorando. Il Governo, nel contempo, ha presentato una prenotifica all'Unione europea, sugli aiuti di Stato. L'obiettivo è quello di imporre ad alcune Concessionarie autostradali, tra cui Autovie Venete, una serie di obblighi di servizio pubblico che prevedono, tra l'altro, la realizzazione di investimenti complessivi per circa 10 miliardi senza nuovi contributi a carico della finanza pubblica; aumenti tariffari più in linea con l'inflazione rispetto agli elevati incrementi previsti attualmente; devoluzione gratuita - a fine concessione - senza valore di subentro. La contropartita, o compensazione che dir si voglia, a questi obblighi di servizio pubblico imposto alle Concessionarie, il Governo propone l'estensione del termine della concessione, per Autovie, al 2038. Nel frattempo, considerato che i tempi di approvazione del piano e soprattutto quelli per le risposte dall'Unione europea non saranno certamente brevi l'azienda, con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, si è adoperata per reperire le risorse necessarie a dare continuità ai lavori e attualmente può fare affidamento su una serie di contributi: 130 milioni di euro, risorse già contenute nella legge di stabilità 2014 (30 milioni sono stati già incassati, mentre altri 100 arriveranno nel 2015); ulteriori 30 milioni sono stati inseriti nel decreto "Sblocca Italia"; 150 milioni di prestito con la Cassa Depositi e Prestiti sono stati resi disponibili con garanzia della Regione Fvg. A queste voci andranno ad aggiungersi le risorse proprie generate dalla gestione corrente
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Autovie, con il supporto della Regione Fvg ha reperito nuovo risorse e rinnovato il prestito con la Cassa Depositi e Prestiti