Collaudo del cavalcavia del Nodo di Portogruaro
31 dicembre 2021
Nei giorni scorsi si è svolto il collaudo del nuovo cavalcavia del Nodo di Portogruaro, opera principale del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) della terza corsia dell’autostrada A4. Il collaudo consisteva in alcune prove di carico statico. In sostanza per tre giorni consecutivi – per una durata complessiva di 25 ore – sono stati fatti stazionare sulle tre travi dell'impalcato a due carreggiate 16 mezzi pesanti carichi di ghiaia e blocchi di calcestruzzo per un peso complessivo di quasi 800 tonnellate. I test avevano lo scopo di verificare che le flessioni del cavalcavia determinate dal carico – maggiore rispetto alla media di ciò che andrà a sopportare il manufatto una volta aperto al traffico – fossero inferiori al valore previsto dalla relazione preliminare del collaudo. Per queste verifiche i topografi hanno adottato sofisticate strumentazioni, dalla stazione totale in grado di misurare le differenze di quota tra il ponte scarico e carico, ai sensori che indicavano gli abbassamenti in corrispondenza degli appoggi del cavalcavia. I test sono stati effettuati senza interrompere la circolazione dei mezzi che viaggiavano sull'autostrada A4, e di quelli diretti o provenienti dalla A28. Il tutto si è svolto, infatti, a traffico aperto sotto l'occhio vigile di speciali squadre di emergenza pronte a intervenire all’istante qualora fossero state rilevate anomalie all'opera, rilevabili grazie al lavoro dei topografi.
Una volta completato, il nuovo cavalcavia del nodo di Portogruaro sarà lungo più del doppio rispetto a quello attuale (103 metri rispetto ai 46 attuali) e largo quasi 20 metri (rispetto ai 15 attuali). Si tratta di uno dei cinque cavalcavia che sono in fase di ricostruzione: Teglio – Fratta (aperto al traffico), Casermette (asfaltato), Teglio – Gorgo (asfaltato) e cavalcavia della strada provinciale 251 (gettata la soletta). Il primo sub lotto è lungo quasi 9 chilometri e comprende il rifacimento di 24 opere complessive: 8 sottopassi, 8 scatolari, 5 cavalcavia e 3 ponti (sul fiume Lemene, sulla roggia Versiola e sul canale Taglio).
Nei giorni scorsi si è svolto il collaudo del nuovo cavalcavia del Nodo di Portogruaro, opera principale del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) della terza corsia dell’autostrada A4. Il collaudo consisteva in alcune prove di carico statico. In sostanza per tre giorni consecutivi – per una durata complessiva di 25 ore – sono stati fatti stazionare sulle tre travi dell'impalcato a due carreggiate 16 mezzi pesanti carichi di ghiaia e blocchi di calcestruzzo per un peso complessivo di quasi 800 tonnellate. I test avevano lo scopo di verificare che le flessioni del cavalcavia determinate dal carico – maggiore rispetto alla media di ciò che andrà a sopportare il manufatto una volta aperto al traffico – fossero inferiori al valore previsto dalla relazione preliminare del collaudo. Per queste verifiche i topografi hanno adottato sofisticate strumentazioni, dalla stazione totale in grado di misurare le differenze di quota tra il ponte scarico e carico, ai sensori che indicavano gli abbassamenti in corrispondenza degli appoggi del cavalcavia. I test sono stati effettuati senza interrompere la circolazione dei mezzi che viaggiavano sull'autostrada A4, e di quelli diretti o provenienti dalla A28. Il tutto si è svolto, infatti, a traffico aperto sotto l'occhio vigile di speciali squadre di emergenza pronte a intervenire all’istante qualora fossero state rilevate anomalie all'opera, rilevabili grazie al lavoro dei topografi.
Una volta completato, il nuovo cavalcavia del nodo di Portogruaro sarà lungo più del doppio rispetto a quello attuale (103 metri rispetto ai 46 attuali) e largo quasi 20 metri (rispetto ai 15 attuali). Si tratta di uno dei cinque cavalcavia che sono in fase di ricostruzione: Teglio – Fratta (aperto al traffico), Casermette (asfaltato), Teglio – Gorgo (asfaltato) e cavalcavia della strada provinciale 251 (gettata la soletta). Il primo sub lotto è lungo quasi 9 chilometri e comprende il rifacimento di 24 opere complessive: 8 sottopassi, 8 scatolari, 5 cavalcavia e 3 ponti (sul fiume Lemene, sulla roggia Versiola e sul canale Taglio).
Da Alvisopoli al Nodo di Palmanova si viaggia su tre corsie
30 luglio 2021
Da Alvisopoli al Nodo di Palmanova: più di trenta chilometri di autostrada a tre corsie. Turisti e pendolari potranno viaggiare sull’intero tratto realizzato da Autovie Venete senza più incontrare i cantieri lungo il percorso. Un traguardo raggiunto in tempo per l’esodo estivo che scatterà nel fine settimana. Si sono, infatti, conclusi i lavori lungo l’asse autostradale del tratto della A4 Gonars – Nodo di Palmanova (primo sub lotto del quarto lotto della terza corsia). I 4,7 chilometri si aggiungono ai 26 (terzo lotto da Alvisopoli a Gonars) realizzati dalla Concessionaria e dalle maestranze nell’autunno dello scorso anno e consentono allo stesso tempo di dare continuità a un’infrastruttura strategica dove si intersecano le sei direttrici di traffico da e verso il Nord Italia, l’Austria e il Centro Est Europa. Oltre all’allargamento delle carreggiate gli interventi hanno riguardato complessivamente anche la demolizione e costruzione di tredici cavalcavia: Case Padovane; Modeano; Valderie; Zavattina; svincolo di San Giorgio di Nogaro; Pampaluna – Corgnolo; Porpetto – Corgnolo; Palmanova – San Giorgio; Porpetto – Castello; Fauglis – Bagnaria Arsa; Fauglis – Bordiga; cavalcavia Udine – Trieste del Nodo di Palmanova; cavalcavia Venezia – Trieste sempre del Nodo di Palmanova. A ciò si aggiunge il doppio viadotto sul fiume Tagliamento lungo 1.520 metri.
“La chiusura dei cantieri nel tratto tra Gonars e il Nodo di Palmanova – commenta il Presidente della Regione e Commissario straordinario per l’emergenza in A4, Massimiliano Fedriga – rappresenta un importante passo in avanti nella realizzazione dell’imponente opera voluta, e quasi interamente autofinanziata, da Autovie Venete: un progetto di portata internazionale, che mira a porre il nostro territorio al centro di un asse di collegamento fondamentale per l’economia non solo del Nordest ma di tutto il Paese e dell’Europa stessa”.
“Il risultato – sottolinea il Presidente di Autovie Venete, Maurizio Paniz - premia il lavoro svolto in collaborazione dalla struttura del Commissario per l’emergenza della A4, dalla Concessionaria e dalle ditte appaltatrici. Portare a termine questi cantieri non è stato semplice perché svolti, in gran parte, a traffico aperto, senza quindi interrompere la circolazione dei mezzi e delle merci. Le opere realizzate sono all’avanguardia: basti pensare che il ponte sul Tagliamento è lungo più del doppio del nuovo ponte di Genova ed è costato la metà. E anche il cavalcavia del nodo di Palmanova che collega Trieste con Venezia è stato varato sull’asse autostradale in soli 3 giorni con la tecnica a spinta”. Complessivamente Autovie ha realizzato 49 chilometri di terza corsia, sui 95 previsti dal progetto iniziale investendo più di 800 milioni di euro. “Il nostro impegno è quello di completare l’opera nei tempi prestabiliti – conclude Paniz -. Nonostante nell’ultimo anno e mezzo l’emergenza sanitaria abbia creato forti ripercussioni sotto il profilo organizzativo dei cantieri e inciso dal punto di vista del fatturato per il calo del traffico e conseguentemente dei pedaggi abbiamo lavorato a testa bassa e continueremo a farlo”. Ora l’attenzione è tutta concentrata sul tratto Alvisopoli – Portogruaro (primo sub lotto del secondo lotto), lungo 8,8 chilometri nel quale è in corso il rifacimento di ben 24 opere (8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia e 3 ponti). L’obiettivo è quello di concludere il tratto Alvisopoli – Portogruaro entro la fine del 2022. Ma lo sguardo è rivolto anche al futuro e quindi al secondo sub lotto da San Donà di Piave a San Stino di Livenza e al terzo sub lotto del secondo lotto da San Stino a Portogruaro (complessivamente 25 chilometri). Per entrambi si procederà inizialmente con la realizzazione dei cavalcavia, anticipatamente e separatamente rispetto alle opere di adeguamento dell’asse autostradale. Si ritiene che il Commissario possa dare a breve impulso alla loro realizzazione, avviando l’iter per l’affidamento dei lavori. Questo dovrebbe consentire ‐ durante i lavori di esecuzione dei nuovi cavalcavia autostradali ‐ di completare la progettazione esecutiva dell’adeguamento con la terza corsia dei due sublotti, in modo che i relativi lavori possano avere inizio subito dopo il termine dell’esecuzione dei cavalcavia stessi, assicurando una significativa riduzione delle interferenze. Nel frattempo, in tutto il secondo lotto (San Donà – Alvisopoli) Autovie ha attivato le procedure per assicurarsi le aree necessarie alla costruzione delle opere autostradali e renderle libere da sottoservizi interferenti quali la viabilità ordinaria, acquedotti, metanodotti, oleodotti, elettrodotti, fognature, impianti di illuminazione, fibre ottiche, ecc. La costruzione della terza corsia solo in questo tratto richiede ben 675 espropri e l’avvio di 349 pratiche per impianti interferenti.
Il varo della campata centrale del cavalcavia del Nodo di Portogruaro
17 maggio 2021
È stata varata la campata centrale del cavalcavia del Nodo di Portogruaro, opera principale del primo sub lotto del secondo lotto della terza corsia dell’autostrada A4. Prima di tutto sono state effettuate le operazioni di trasporto del manufatto sui carrelloni e, in poco più di due ore, la carpenteria metallica – del peso di 510 tonnellate (il doppio rispetto agli altri cavalcavia finora varati) e della lunghezza di 60 metri – è stata appoggiata sulle pile. Il cavalcavia è il quarto a essere stato varato dopo quelli di Teglio – Fratta, Teglio - Gorgo e Casermette (la notte scorsa è stata gettata la soletta su quest'ultimo manufatto). A questo punto il cantiere del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) può dirsi completato per circa il 40% della sua interezza.
I lavori in questo tratto di strada di quasi 9 chilometri comprendono la ricostruzione di ben 24 opere (8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia e 3 ponti). Per quanto riguarda gli scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l’acqua dell’autostrada) tutti sono stati spinti sotto l’autostrada e per alcuni di questi sono iniziate le lavorazioni di prolungamento a nord della A4. A buon punto sono anche i sottopassi – tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro – Casarsa e uno ciclopedonale -, tutti dotati di solette (i piani d’appoggio) che a breve verranno cementate. Nei giorni scorsi sono state varate le travi del sottopasso della strada provinciale 463. Tra gli interventi finora effettuati anche l’allargamento parziale dei ponti sul fiume Lemene (varo dell’impalcato sulla carreggiata est), sulla roggia Versiola (montaggio della porzione di ponte che ospiterà temporaneamente le due corsie in direzione Trieste) e sul canale Taglio (varo a fianco dell’esistente in direzione Venezia).
Infine i cavalcavia: per quello sovrastante la strada provinciale 251 si è conclusa la costruzione delle pile e delle spalle e prossimamente verrà varata la campata centrale; sul Teglio – Fratta e su Casermette è stata gettata la soletta; e infine per quanto riguarda il Teglio – Gorgo sono state varate le campate laterali.
È stata varata la campata centrale del cavalcavia del Nodo di Portogruaro, opera principale del primo sub lotto del secondo lotto della terza corsia dell’autostrada A4. Prima di tutto sono state effettuate le operazioni di trasporto del manufatto sui carrelloni e, in poco più di due ore, la carpenteria metallica – del peso di 510 tonnellate (il doppio rispetto agli altri cavalcavia finora varati) e della lunghezza di 60 metri – è stata appoggiata sulle pile. Il cavalcavia è il quarto a essere stato varato dopo quelli di Teglio – Fratta, Teglio - Gorgo e Casermette (la notte scorsa è stata gettata la soletta su quest'ultimo manufatto). A questo punto il cantiere del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) può dirsi completato per circa il 40% della sua interezza.
I lavori in questo tratto di strada di quasi 9 chilometri comprendono la ricostruzione di ben 24 opere (8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia e 3 ponti). Per quanto riguarda gli scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l’acqua dell’autostrada) tutti sono stati spinti sotto l’autostrada e per alcuni di questi sono iniziate le lavorazioni di prolungamento a nord della A4. A buon punto sono anche i sottopassi – tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro – Casarsa e uno ciclopedonale -, tutti dotati di solette (i piani d’appoggio) che a breve verranno cementate. Nei giorni scorsi sono state varate le travi del sottopasso della strada provinciale 463. Tra gli interventi finora effettuati anche l’allargamento parziale dei ponti sul fiume Lemene (varo dell’impalcato sulla carreggiata est), sulla roggia Versiola (montaggio della porzione di ponte che ospiterà temporaneamente le due corsie in direzione Trieste) e sul canale Taglio (varo a fianco dell’esistente in direzione Venezia).
Infine i cavalcavia: per quello sovrastante la strada provinciale 251 si è conclusa la costruzione delle pile e delle spalle e prossimamente verrà varata la campata centrale; sul Teglio – Fratta e su Casermette è stata gettata la soletta; e infine per quanto riguarda il Teglio – Gorgo sono state varate le campate laterali.
Un altro cavalcavia varato: è quello di Teglio - Gorgo
23 marzo 2021
Un altro cavalcavia varato: è quello di Teglio Gorgo, la cui campata è stata issata nella notte tra sabato 13 e domenica 14 marzo. La solita tecnica ormai consolidata - l’infrastruttura lunga 60 metri è stata issata da terra grazie ai martinetti idraulici e posata alle pile – ha consentito di fare un altro passo in avanti nel primo sub lotto del secondo lotto (Nodo di Portogruaro – Alvisopoli). Il cavalcavia è il terzo a essere stato varato dopo quello di Teglio – Fratta e Casermette e il cantiere è stato completato per circa un terzo della sua interezza.
Si tratta di un sub lotto complesso in quanto in soli 9 chilometri, oltre all’allargamento delle carreggiate - dalla roggia Versiola al ponte sul fiume Lemene i rilevati sono stati conclusi in direzione Trieste (lato sud) -, i lavori comprendono la ricostruzione di 24 opere (8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia e 3 ponti).
Per quanto riguarda gli scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l’acqua dell’autostrada) tutti sono stati spinti sotto l’autostrada e per alcuni di questi sono iniziate le lavorazioni di prolungamento a nord della A4. A buon punto sono anche i sottopassi – tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro – Casarsa e uno ciclopedonale -, tutti dotati di solette (i piani d’appoggio) che a breve verranno cementate. Tra gli interventi finora effettuati anche l’allargamento parziale dei ponti sul fiume Lemene (varo dell’impalcato sulla carreggiata est), sulla roggia Versiola (montaggio della porzione di ponte che ospiterà temporaneamente le due corsie in direzione Trieste) e sul canale Taglio (varo a fianco dell’esistente in direzione Venezia).
Infine i cavalcavia: per quello sovrastante la strada provinciale 251 si è conclusa la costruzione delle pile e delle spalle; e per Teglio – Fratta entro il primo semestre del 2021 si procederà all’assemblaggio delle campate di riva e dopo il collaudo verrà effettuata la demolizione del vecchio manufatto.

Più complesso – anche perché è l’opera principale dell’intero sub lotto – è il cantiere del cavalcavia di svincolo di Portogruaro. Il nodo di Portogruaro, con lo spostamento a Est del cavalcavia, in direzione Trieste, di circa 20 metri, verrà infatti completamente riconfigurato. I raggi di curvatura delle rampe di collegamento con la futura terza corsia verranno modificati per consentire l’adeguamento delle corsie di accelerazione e decelerazione. Allo stato attuale sono state concluse le opere in calcestruzzo delle spalle e delle pile ed è in corso di assemblaggio a terra l’impalcato metallico che una volta varato andrà a costituire il nuovo cavalcavia di svincolo.
Un altro cavalcavia varato: è quello di Teglio Gorgo, la cui campata è stata issata nella notte tra sabato 13 e domenica 14 marzo. La solita tecnica ormai consolidata - l’infrastruttura lunga 60 metri è stata issata da terra grazie ai martinetti idraulici e posata alle pile – ha consentito di fare un altro passo in avanti nel primo sub lotto del secondo lotto (Nodo di Portogruaro – Alvisopoli). Il cavalcavia è il terzo a essere stato varato dopo quello di Teglio – Fratta e Casermette e il cantiere è stato completato per circa un terzo della sua interezza.
Si tratta di un sub lotto complesso in quanto in soli 9 chilometri, oltre all’allargamento delle carreggiate - dalla roggia Versiola al ponte sul fiume Lemene i rilevati sono stati conclusi in direzione Trieste (lato sud) -, i lavori comprendono la ricostruzione di 24 opere (8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia e 3 ponti).
Per quanto riguarda gli scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l’acqua dell’autostrada) tutti sono stati spinti sotto l’autostrada e per alcuni di questi sono iniziate le lavorazioni di prolungamento a nord della A4. A buon punto sono anche i sottopassi – tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro – Casarsa e uno ciclopedonale -, tutti dotati di solette (i piani d’appoggio) che a breve verranno cementate. Tra gli interventi finora effettuati anche l’allargamento parziale dei ponti sul fiume Lemene (varo dell’impalcato sulla carreggiata est), sulla roggia Versiola (montaggio della porzione di ponte che ospiterà temporaneamente le due corsie in direzione Trieste) e sul canale Taglio (varo a fianco dell’esistente in direzione Venezia).
Infine i cavalcavia: per quello sovrastante la strada provinciale 251 si è conclusa la costruzione delle pile e delle spalle; e per Teglio – Fratta entro il primo semestre del 2021 si procederà all’assemblaggio delle campate di riva e dopo il collaudo verrà effettuata la demolizione del vecchio manufatto.
Più complesso – anche perché è l’opera principale dell’intero sub lotto – è il cantiere del cavalcavia di svincolo di Portogruaro. Il nodo di Portogruaro, con lo spostamento a Est del cavalcavia, in direzione Trieste, di circa 20 metri, verrà infatti completamente riconfigurato. I raggi di curvatura delle rampe di collegamento con la futura terza corsia verranno modificati per consentire l’adeguamento delle corsie di accelerazione e decelerazione. Allo stato attuale sono state concluse le opere in calcestruzzo delle spalle e delle pile ed è in corso di assemblaggio a terra l’impalcato metallico che una volta varato andrà a costituire il nuovo cavalcavia di svincolo.
Il nuovo cavalcavia sulla direttrice Udine-Trieste
Il nuovo cavalcavia di Via Casermette
Apertura nuovo cavalcavia Udine - Trieste e varo cavalcavia Casermette
18 gennaio 2021
Aperto al traffico il nuovo cavalcavia sulla direttrice Udine-Trieste del Nodo di Palmanova e varata la campata centrale del cavalcavia di via Casermette lungo il tratto in costruzione tra Alvisopoli e Portogruaro. Autovie Venete inaugura quindi il 2021 con due opere importanti per l’avanzamento dei cantieri della terza corsia. Per quanto riguarda il primo sub lotto del quarto lotto (Nodo di Palmanova – Gonars) le lavorazioni si sono concentrate sul cavalcavia del ramo Udine – Trieste (l’ultimo dell’intero cantiere dopo quelli già inaugurati di Fauglis – Bordiga, Fauglis – Bagnaria Arsa e sulla direttrice Trieste – Venezia). Le operazioni di completamento del nuovo sovrappasso hanno riguardato lo spostamento dei new jersey e il raccordo delle rampe, l’asfaltatura e il rifacimento delle segnaletiche orizzontali e verticali. Successivamente verrà ultimato l’allargamento della carreggiata in modo tale che il cavalcavia assuma la conformazione definitiva. Prosegue, senza soste, anche il cantiere del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro), un tratto di soli 10 chilometri dove insistono ben 24 opere. È stata infatti varata la campata centrale del nuovo cavalcavia di via Casermette. Si tratta di un’infrastruttura lunga 60 metri che verrà successivamente completata con il montaggio delle due campate di riva. Come era accaduto per il cavalcavia di Teglio-Fratta, l’opera è stata sollevata da terra dopo essere stata trasportata da due grossi carrelloni da 12 assi ognuno grazie a dei potenti martinetti idraulici e fissata infine alle pile.
Aperto al traffico il nuovo cavalcavia sulla direttrice Udine-Trieste del Nodo di Palmanova e varata la campata centrale del cavalcavia di via Casermette lungo il tratto in costruzione tra Alvisopoli e Portogruaro. Autovie Venete inaugura quindi il 2021 con due opere importanti per l’avanzamento dei cantieri della terza corsia. Per quanto riguarda il primo sub lotto del quarto lotto (Nodo di Palmanova – Gonars) le lavorazioni si sono concentrate sul cavalcavia del ramo Udine – Trieste (l’ultimo dell’intero cantiere dopo quelli già inaugurati di Fauglis – Bordiga, Fauglis – Bagnaria Arsa e sulla direttrice Trieste – Venezia). Le operazioni di completamento del nuovo sovrappasso hanno riguardato lo spostamento dei new jersey e il raccordo delle rampe, l’asfaltatura e il rifacimento delle segnaletiche orizzontali e verticali. Successivamente verrà ultimato l’allargamento della carreggiata in modo tale che il cavalcavia assuma la conformazione definitiva. Prosegue, senza soste, anche il cantiere del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro), un tratto di soli 10 chilometri dove insistono ben 24 opere. È stata infatti varata la campata centrale del nuovo cavalcavia di via Casermette. Si tratta di un’infrastruttura lunga 60 metri che verrà successivamente completata con il montaggio delle due campate di riva. Come era accaduto per il cavalcavia di Teglio-Fratta, l’opera è stata sollevata da terra dopo essere stata trasportata da due grossi carrelloni da 12 assi ognuno grazie a dei potenti martinetti idraulici e fissata infine alle pile.