E' stato sottoscritto fra Natale e Capodanno il contratto per la realizzazione della terza corsia della A4 nel tratto Gonars - Palmanova. Si tratta, del primo stralcio del quarto lotto (poco meno di 5 chilometri) un intervento da 65 milioni di euro. Alla firma erano presenti, oltre alla presidente della Regione Debora Serracchiani anche in veste di Commissario per l'emergenza in A4, il presidente e amministratore delegato di Autovie Venete Maurizio Castagna, l'assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro e Ruben Saetti, in rappresentanza della Cooperativa Muratori e Braccianti (CMB) di Carpi, capofila dell'Associazione Temporanea di Imprese che si è aggiudicata l'appalto integrato. Dopo la stesura del progetto esecutivo, prevista in 60 giorni, potranno partire i lavori, la cui durata è stimata in 900 giorni, periodo che si ridurrà sicuramente. Notevoli le ricadute occupazionali sul territorio - ha precisato Saetti - visto che le modalità operative della CMB prevedono l'utilizzo di manodopera prevalentemente locale. La presidente Serracchiani ha anticipato che già nel 2017 è prevista la firma del contratto che riguarda la seconda tranche del quarto lotto, ovvero l'opera che interessa il nodo di Palmanova, mentre il terzo sub-lotto che comprende il tratto da Palmanova a Villesse, sarà realizzato successivamente. Per quanto riguarda invece il primo stralcio del secondo lotto (Portogruaro - Alvisopoli), l'obiettivo e quello di pubblicare il bando di gara entro il 2017. A quel punto, tutto il tratto considerato più critico - ovvero quello compreso fra Portogruaro e Palmanova - sarà interessato dai lavori di allargamento a tre corsie. "Le prime aperture al traffico dei nuovi tratti in Friuli Venezia Giulia - ha annunciato il presidente di Autovie Castagna - sono realisticamente ipotizzabili fra la fine del 2019 e l'inizio del 2020, mentre il completamento dell'intero progetto della terza corsia è previsto entro la fine del 2021.
Nella seduta di mercoledì 10 agosto, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) ha approvato il nuovo Piano Economico Finanziario di Autovie Venete, piano sul quale si baseranno tutti gli interventi futuri e quelli in corso di realizzazione. Per la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e Commissario straordinario per la terza corsia in A4 Debora Serracchiani "aver scongiurato aumenti annui dei pedaggi pari al 13%, che avrebbero portato a un raddoppio degli stessi dal 2011 al 2017, e aver contribuito a cambiare condizioni tecnicamente difficili da realizzare e socialmente insostenibili, è un punto che va evidenziato. Siamo riusciti a trovare un equilibrio finanziario che porta a concorrere lo Stato in maniera determinante e non scarica sugli utenti dell'autostrada la gran parte dei costi". Da metà 2013 a oggi sono stati reperiti contributi dello Stato pari a 160 milioni di euro, è stato aumentato il prestito con la Cassa Depositi e Prestiti di 150 milioni e dilazionata la scadenza al 2020 (rispetto a marzo 2014 del precedente) ed è firmato il contratto per terzo lotto con piena copertura economica e risoluzione di diverse questioni tecniche che erano ancora pendenti. "Un PEF che razionalizza, riorganizza e sposta i costi dall'aumento dei pedaggi alla contribuzione pubblica - ha concluso Serracchiani - ha una valenza fondamentale per i cittadini della nostra regione e mette al sicuro la realizzazione di un'opera strategica e fondamentale". Con il nuovo PEF i pedaggi saranno legati quindi al solo andamento dell'inflazione in linea con le scelte nazionali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che da un anno sta privilegiando la via dei mancati aumenti o delle riduzioni ove possibile.
I cantieri apriranno a settembre, per evitare di interferire con il traffico estivo che quest'anno è più intenso del solito. Un intervento che vedrà impegnato il Consorzio Tiliaventum (formato dalle imprese De Eccher e Pizzarotti) oltre a piccole e medie imprese locali alle quali - con il nuovo Codice degli appalti - può possono essere subappaltate opere fino un massimo del 30 per cento dell'importo complessivo e con un tetto per il ribasso non superiore al 20 per cento. "Una novità - ha sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e Commissario straordinario per l'emergenza Debora Serracchiani firmando, il 5 agosto, l'affidamento dei lavori - ci dà garanzie di controllo e di monitoraggio della congruità dell'attività tra gli appaltatori e subappaltatori e ci dà la possibilità di creare economia e lavoro alle nostre piccole e medie imprese, cosa che originariamente non era". Il tratto interessa undici comuni, nove in Friuli Venezia Giulia e due in Veneto, e si sviluppa complessivamente per 26 chilometri, attraverso 8 cavalcavia, 11 sottovia, 3 ponti a più campate (Tagliamento, Stella e Cormor), 4 ponti monocampata e 40 attraversamenti idraulici. L'investimento complessivo è di circa 442 milioni di euro, di cui circa 300 milioni per i lavori, circa 100 milioni a disposizione della Stazione appaltante (26 dei quali per espropri), e 42 milioni per spese generali.L'opera sarà realizzata in 1.430 giorni ma Marco De Eccher, per il Consorzio Tiliaventum, punta "a ridurre drasticamente i tempi di consegna". Il cantiere, come per tutte le grandi opere, avrà positive ricadute sul territorio: la stima è di 300 occupati diretti e di altre 200 persone nell'indotto.
I lavori partiranno in autunno e si concluderanno in circa tre anni, al termine dei quali anche il tratto di A4 compreso fra Fossalta di Portogruaro (VE) e Gonars (UD), sarà a tre corsie. La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, in qualità di commissario delegato per l'emergenza della mobilità in A4, ha firmato il decreto di approvazione del progetto definitivo e quindi il cantiere potrà aprire a breve. Il terzo lotto Fossalta-Gonars si snoda lungo 26 chilometri, coinvolge undici comuni, prevede la costruzione di otto cavalcavia e undici sottopassi. L'intervento più delicato e complesso riguarda il ponte sul fiume Tagliamento, lungo 1,5 chilometri attualmente a due corsie e senza corsia di emergenza. I lavori saranno realizzati dalla società Tiliaventum che riunisce le imprese Pizzarotti e Rizzani de Eccher. "Un lotto complesso - ha sottolineato la presidente Serracchiani - sia per le modalità di realizzazione sia perché si va a intervenire su un tratto autostradale dove il traffico, soprattutto pesante, è in constante crescita ". Quattrocentoquarantaduemilioni di euro l'investimento complessivo, di cui 300 milioni per lavori, 42 per spese generali e 100 per gli espropri. La presidente Serracchiani ha anche annunciato che, subito dopo l'estate, partiranno pure i lavori fra Gonars e il nodo di interconnessione con la A23 a Palmanova (primo sub-lotto del quarto tratto della terza corsia sull'A4), il cui costo complessivo ammonta a 60 milioni di euro, 40 dei quali richiesti dai lavori.
Piano di sicurezza autostradale
Potenziamento del casello di Redipuglia e prolungamento di alcune piste di immissione, compresa quella in uscita dall'area di servizio di Duino Nord (in direzione Venezia), sono gli interventi previsti dal piano di sicurezza autostradale e illustrati mercoledì 23 marzo, durante la giornata di apertura della Conferenza dei Servizi. L'incontro si è svolto a Trieste nella sede di via Lazzaretto Vecchio di Autovie Venete, dove sono operativi anche gli uffici del Commissario per la terza corsia. Aperta dal direttore dell'area operativa di Autovie Venete Enrico Razzini - che è anche Responsabile Unico del Procedimento - la conferenza si chiuderà il 27 aprile. Durante questo periodo gli enti coinvolti (i Comuni di Duino Aurisina, Fogliano Redipuglia e Ronchi dei Legionari, oltre ai gestori di una serie di servizi) potranno esaminare nel dettaglio i progetti e presentare le loro osservazioni che saranno valutate ed eventualmente recepite se ritenute pertinenti. Il passaggio successivo sarà la firma del decreto da parte del Commissario. L'intervento fa parte del programma di lavori finalizzato a mettere in sicurezza quei tratti di rete autostradale in sofferenza a causa del forte flusso di traffico. Progettati e realizzati negli anni Sessanta, quando i transiti erano di molto inferiori a quelli attuali, alcuni tratti e alcuni caselli vanno riqualificati e adeguati al livello di traffico attuale. Il progetto elaborato da Autovie Venete per Redipuglia e l'area di servizio di Duino Nord prevede un investimento pari a 12 milioni e mezzo di euro e comprende l'ampliamento del piazzale antistante il casello e la riqualificazione delle piste che passeranno dalle attuali 2 in entrata a 3 mentre in uscita saranno 4 quelle nuove, che si andranno ad affiancare alle 3 esistenti. A ciò si aggiungerà il rifacimento della pista di decelerazione dello svincolo per i veicoli in uscita dall'autostrada e provenienti da Udine o Venezia. Per quanto riguarda invece le piste di immissione in autostrada, il progetto prevede 3 adeguamenti: oltre a quello relativo alla pista in uscita dall'area di servizio di Duino Nord infatti si aggiungono i due interventi sullo svincolo di Redipuglia. L'inizio dei lavori è previsto per la fine del 2016, mentre la loro durata è stata fissata in dodici mesi.
La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore all'Ambiente Sara Vito, ha confermato la compatibilità con le norme di tutela ambientali del progetto di ampliamento della barriera di Trieste Lisert. Nell'ambito della procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) del Ministero dell'Ambiente, per quanto di competenza, la Giunta ha quindi ritenuto il progetto compatibile anche con gli obiettivi di salvaguardia, conservazione e protezione delle aree carsiche e della Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa, definendo - in ogni caso -alcune precise prescrizioni, finalizzate in particolare a mitigare gli effetti sul territorio circostante legati alla presenza per un anno e mezzo di un cantiere di lavoro. L'ampliamento, necessario per evitare i fenomeni di congestione del traffico che si manifestano soprattutto d'estate, in occasione dell'aumento dei flussi turistici, prevede l'incremento delle porte in uscita, direzione Trieste (saranno tre in più, 12 in totale, mentre rimarranno quattro le porte in entrata), l'allargamento a tre corsie di marcia per un tratto di circa 350 metri in avvicinamento al piazzale di uscita, nonché la costruzione di un nuovo fabbricato di stazione, che sarà seminterrato, e di un piazzale di servizio. I lavori, per i quali è stato previsto un investimento di 16 milioni di euro, inizieranno nei primi mesi del 2017.
Le prescrizioni - Durante i lavori di adeguamento è prevista l' installazione di una rete per ridurre la dispersione delle polveri sollevate dallo spostamento dei mezzi pesanti, che sulle strade non asfaltate dovranno muoversi a velocità ridottissima, non superiore ai 20 chilometri orari. Parallelamente, massima attenzione all'inquinamento acustico, che sarà messo sotto controllo posizionando barriere antirumore e adottando un tipo di asfalto fonoassorbente. Massima attenzione nei confronti della fauna, per evitare la perdita di nidificazioni di specie di interesse comunitario, in particolare rapaci. Per quanto riguarda, infine, i ripristini ambientali che prevedono piantumazione di specie ad alto fusto dovranno essere utilizzate Ulmus minor (Olmo campestre) e Fraxinus angistifolia (Frassino meridionale o Frassino ossifillo).
Il Monitoraggio - Un piano di monitoraggio acustico, concordato con l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) e il servizio Tutela del Paesaggio e Biodiversità della Regione consentirà di tenere sotto costante controllo la situazione e di definire, se necessario, ulteriori misure mitigative. Sotto controllo saranno anche le acque piovane raccolte dal sedime autostradale, acque che dovranno confluire nell'impianto di trattamento già operativo o eventualmente in uno nuovo.