A4 VENEZIA - TRIESTE La Terza Corsia
A4 VENEZIA - TRIESTE La Terza Corsia

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Un traguardo raggiunto in 379 giorni
Aperto al traffico il primo viadotto sul fiume Tagliamento che unisce il Friuli Venezia Giulia al Veneto

Il primo dei due viadotti del nuovo ponte sul fiume Tagliamento è stato aperto al traffico in dicembre, dopo soli 379 giorni di lavoro. Considerato ancora "cantiere" perché la circolazione è a doppio senso di marcia (a due corsie di larghezza pari a 3,5 metri per ciascuna direttrice), diventerà a tre corsie quando l'altro viadotto (a sud) -verrà completato (presumibilmente entro fine 2019). Progettato dalla Deal, società del gruppo De Eccher su incarico di Technital, società mandataria del raggruppamento temporaneo di progettisti del terzo lotto della terza corsia, il viadotto è stato realizzato utilizzando tecnologie costruttive industrializzate che hanno consentito di produrre manufatti in serie e allo stesso tempo con un livello di qualità molto alto. La prefabbricazione è avvenuta all'interno di uno stabilimento allestito a ridosso del viadotto nelle vicinanze dell'ex casello di Ronchis. Inoltre, la progettazione dell'impalcato seguito da Deal è avvenuta in coordinamento con lo sviluppo delle attrezzature utilizzate per la prefabbricazione ed il varo degli elementi, ottimizzando così i dettagli ai fini della produttività. Questi due fattori sono risultati determinanti per la rapida esecuzione dell'infrastruttura e, fattivamente, per la costruzione, la posa in opera, il varo e il collaudo degli oltre 550 conci (manufatti a forma trapezoidale del peso di circa 80/110 tonnellate) che compongono il viadotto lungo 1.520 metri. Il nuovo viadotto costituito da 20 campate con 19 pile, ciascuna con un diametro esterno di 5 metri e mezzo, è stato costruito in calcestruzzo e ha una larghezza di 20 metri e 30 centimetri in grado di "ospitare" tre carreggiate, la corsia di emergenza e uno stradello di servizio per i mezzi di emergenza. Queste due caratteristiche abbinate tra di loro - materiale usato e larghezza - rendono il manufatto una rarità a livello nazionale. A tal punto che, in caso di necessità future, la progettazione è già adeguata all'allargamento alla quarta corsia. Ma non solo. Sono stati inseriti alcuni accorgimenti progettuali non richiesti dalla normativa italiana ma derivanti dall' esperienza in campo internazionale della Deal legati alle prestazioni dell'opera che riguardano i cavi di precompressione. Questi accorgimenti consentiranno di intervenire in qualsiasi momento sull'opera per adeguarla se necessario ai nuovi carichi previsti. Come dire che il ponte potrà essere in grado di sopportare anche maggiori carichi di tir qualora la normativa italiana in futuro lo preveda. Infine, la questione garanzia di qualità. Ogni singolo elemento prefabbricato è stato soggetto a uno stretto controllo e ha ricevuto il marchio CE per manufatti prodotti in serie proprio grazie al processo di industrializzazione a cui è andato incontro.
Palmanova – 11 settembre
Varato, alla presenza del Presidente della Regione FVG e Commissario straordinario per l'emergenza in A4 Massimiliano Fedriga, il nuovo ponte sulla direttrice Trieste - Venezia dell'autostrada A4.
Un intervento che rientra nei lavori di realizzazione della terza corsia, nel primo sub lotto (Gonars - Palmanova) del quarto lotto. L'intervento è stato suddiviso in quattro giornate, da martedì 4 a venerdì 7 settembre ed è stato svolto in orario diurno e a traffico aperto, riducendo così al minimo i disagi per l'utenza in transito. La tecnica utilizzata per il varo del ponte è stata una combinazione fra tiro e spinta, modalità che permette di "trascinare" la struttura già interamente pre assemblata in cantiere dall'impresa Cimolai di Pordenone. Il manufatto è stato appoggiato su tre rulliere, che hanno permesso lo scorrimento durante le fasi di movimentazione. Sotto all'enorme armatura piana (120 metri di lunghezza e 530 tonnellate di peso) è stata posizionata una sorta di barra mobile, chiamata traversa di tiro (gestita da argani a fune), alle estremità della quale hanno lavorato due pinze che, dopo aver agganciato la struttura, l'hanno trascinata, spostandolo nella direzione di varo. Per evitare sbilanciamenti, un apposito sistema di sicurezza (stopping device) ha tenuto bloccato il manufatto durante tutte le fasi, ognuna delle quali prevedeva lo sganciamento e il riposizionamento della traversa di tiro. Il nuovo ponte ha raggiunto la pila centrale nei primi due giorni di movimentazione. Nella fase cloula parte finale del manufatto è stato zavorrato con 4 contrappesi da 25 tonnellate l'uno, in modo da farlo elevare di circa mezzo metro. Una modalità indispensabile per consentire alle due gru (una da 200 e una da 400 tonnellate) di sollevarlo, spostarlo leggermente in avanti e farlo appoggiare sulla pila centrale. L'avanzamento, quasi impercettibile a occhio nudo è stato di circa 20 centimetri al minuto (6 metri all'ora) ed è proseguito fino a raggiungere la spalla opposta, scavalcando così completamente l'autostrada Udine-Trieste. Il nuovo ponte verrà aperto al traffico la prossima primavera, una volta demolito quello esistente.























Fine lavori nel 2020

E' l'obiettivo del Commissario e di Autovie Venete che, in collaborazione con le imprese esecutrici dell'opera, stanno facendo il possibile per accelerare concludere l'opera il prima possibile.

Terza corsia, nel tratto Portogruaro - Palmanova completa nel 2020. È l'obiettivo del Commissario di Autovie Venete e delle ditte che lavorano al progetto, un percorso condiviso che prevede un'accelerazione spinta dei lavori - mantenendo sempre elevata la sicurezza nei cantieri - cercando, al contempo, di ridurre al minimo i disagi di chi viaggia in autostrada.
"I disagi non si possono eliminare - ha affermato l'Assessore alle Infrastrutture e alla Viabilità Graziano Pizzimenti durante un sopralluogo al cantiere - quello che possiamo sicuramente fare è lavorare più velocemente per finire quanto prima l'opera".
Le chiusure notturne rappresentano un'opportunità da questo punto di vista, perché il traffico autostradale notturno, meno intenso rispetto a quello giornaliero, anche se deviato sulla viabilità ordinaria, non rischia di congestionarla. Non soltanto. In un arco di tempo molto lungo - 8 o 9 ore di solito - si riescono ad accorpare numerosi lavori, ottimizzando tempi e macchinari utilizzati.
Negli ultimi mesi, numerose sono state le operazioni notturne che hanno interessato il terzo lotto (Nuovo Ponte Tagliamento - Gonars) e il primo sub lotto del quarto lotto (Gonars - Palmanova).
Per quanto riguarda il terzo lotto, sono stati varati gli impalcati metallici e sono state gettate le solette in calcestruzzo dei cavalcavia di Modeano (aperto al traffico), di quello Porpetto - Corgnolo, di quello "Case Padovane" (in comune di Fossalta di Portogruaro), di quello Pampaluna - Corgnolo e di quello San Giorgio di Nogaro - Palmanova (aperto al traffico). Sempre nel terzo lotto, sono stati demoliti il sovrappasso "Case Padovane", quello di Palmanova - San Giorgio di Nogaro, quello di Zavattina, quello della strada comunale di Valderie, quello di Porpetto - Castello, quello di Porpetto - Corgonolo e, infine, quello di Modeano.
Il primo sub lotto (Gonars - Palmanova) del secondo lotto (Gonars Villesse) che comprende anche il restyling del nodo di interconnessione fra la A4 e la A23 è uno degli interventi più complessi perché qui si incrociano 6 diverse direttrici di traffico: dalla A4 verso Udine e verso Trieste; dalla A4 verso Venezia e verso Udine; dalla A23 verso Venezia e verso Trieste. Sono sei, quindi, le rampe sulle quali sono stati avviati i lavori di cui due, quelle della A4 in direzione Trieste - Venezia e Venezia - Trieste vengono riconfigurate completamente. Queste, prima dei lavori erano a due corsie che diventavano una sola in prossimità dell'interconnessione per poi riallargarsi a due con la corsia proveniente dall'A23. Al termine dei lavori sulla A4 la situazione si presenterà con tre corsie, che diventeranno due in prossimità del nodo per poi ritornare a tre con la corsia proveniente dall'A23. Gli altri rami del nodo, invece, saranno soltanto raccordati a quelli a tre corsie ma senza che ne sia rivista la geometria finale e quindi l'intervento - in questo caso - è meno "impattante". In questo cantiere, l'ultimo intervento in ordine di tempo è stato il varo dell'impalcato metallico del cavalcavia che collega Fauglis a Torviscosa.

Terza corsia A4 - firmato il decreto per progetto esecutivo e lavori del tratto interconnessione A4/A23 e casello di Palmanova
Dall'interconnessione A23/A4 fino al casello di Palmanova. Firmato il decreto con ok al progetto esecutivo e ai lavori

L'assessore alle infrastrutture del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro, nel suo ruolo di soggetto attuatore, ha firmato il decreto di autorizzazione all'elaborazione del progetto esecutivo e alla realizzazione dei lavori del secondo sub lotto (dal nodo di interconnessione fra la A23 e la A4 fino al casello di Palmanova) del quarto lotto (Gonars-Villesse) della terza corsia della A4. Un ulteriore step è stato così aggiunto al percorso di realizzazione di una delle infrastrutture più importanti per la viabilità autostradale italiana, indispensabile per adeguare il sistema autostradale ai crescenti flussi di traffico soprattutto commerciale. Il progetto e i lavori saranno realizzati dall'Associazione Temporanea di Impresa costituita dalla CMB Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, dal Consorzio Integra Società Cooperativa e da C.G.S. S.p.A che già sta lavorando nel primo sub lotto Gonars-Nodo di Palmanova. I lavori, che interessano i comuni di Gonars, Bagnaria Arsa e Palmanova, prevedono anche il completo rifacimento dello svincolo e del casello di Palmanova, comprensivo del fabbricato di stazione, il rifacimento di tre sottopassi stradali, due sottopassi ferroviari (tra cui quello riguardante l'importante direttrice Cervignano-Udine), e tre attraversamenti idraulici. L'intervento produrrà un significativo incremento delle prestazioni e della qualità complessive dell'infrastruttura, dal punto di vista viabilistico, strutturale, idraulico, impiantistico, ambientale e di inserimento dell'opera nel territorio. Per quanto riguarda l'ambiente è prevista - come del resto in tutti gli altri lotti - la realizzazione di un sistema di raccolta e trattamento delle acque provenienti dalla piattaforma autostradale per mezzo di canalizzazioni che convogliano i flussi in 8 aree di depurazione dedicate. Sono previste barriere fonoassorbenti di ultima generazione e numerose opere a verde con la messa a dimora di forestazioni, boschi idrofili e fasce arboree. Durante tutta la durata dei lavori, sarà attivo un monitoraggio ambientale eseguito sulla base delle indicazioni fornite dall'Arpa regionale. Oltre 48 milioni di euro l'importo complessivo dell'opera, di cui 29 milioni e 300 mila euro sono riferiti ai lavori.











Contratto firmato anche per il lotto Portogruaro-Alvisopoli
I lavori del primo sub lotto del secondo lotto della terza corsia, inizieranno entro l'estate


Cominceranno fra pochi mesi i lavori di realizzazione della terza corsia della A4 nel tratto Portogruaro-Alvisopoli. Si tratta del primo sub lotto del secondo lotto (San Donà di Piave - Alvisopoli), un tassello che permetterà - entro il 2020 - il completamento di tutto il tratto Portogruaro-Palmanova, obiettivo che il Commissario per l'emergenza Debora Serracchiani e Autovie Venete avevano sempre indicato come irrinunciabile. La firma del contratto d'appalto con l'Impresa Pizzarotti, in associazione d'impresa con Saicam e Rizzani de Eccher, è stato l'ultimo provvedimento firmato da Serracchiani, in veste di Commissario, carica da cui si è dimessa dopo l'elezione al Parlamento. Dell' importo complessivo - 151 milioni e 900 mila euro - necessario per la realizzazione di questo tratto, 87 milioni e 400 mila euro riguardano i lavori, 49 milioni e 600 mila euro sono le somme a disposizione e 14 milioni 900 mila euro sono riferite alle spese generali. Il tratto Portogruaro-Alvisopoli è lungo 8 chilometri e 800 metri e tocca i comuni di Portogruaro, Teglio Veneto e Fossalta di Portogruaro in provincia di Venezia. I lavori prevedono il rifacimento di tutti i quattro cavalcavia di attraversamento della viabilità minore e l'adeguamento funzionale del nodo tra A4 e A28 in corrispondenza della barriera di Portogruaro.
Lavori tra Alvisopoli e Gonars
Tanti interventi tutti in una notte
Procede rapidamente la realizzazione della terza corsia nel tratto di A4 compreso fra Alvisopoli e Gonars. Per accelerare al massimo l'avanzamento dei lavori e ridurre il più possibile i disagi all'utenza, i tecnici di Autovie Venete e i responsabili delle ditte coinvolte nelle diverse fasi, cercano di integrare gli interventi pianificando più operazioni in un'unica notte di chiusura. Così è stato durante la notte in cui è stato abbattuto il quarto cavalcavia (dei nove che devono essere demoliti e ricostruiti) ed è stato varato l'impalcato metallico di un cavalcavia nuovo. La demolizione ha riguardato il manufatto sul quale passa la strada che collega Porpetto alla località di Castello. Esaurita la fase di preparazione che comprende lo smantellamento del guard rail, la stesura del telo protettivo sul quale viene sparso uno strato di sabbia per attutire la caduta del materiale, sono entrate in azione tre pinze metalliche e un martello pneumatico che in poco più di due ore hanno smantellato la struttura. Il varo invece, ha interessato un nuovo cavalcavia sul quale verrà fatta passare la strada provinciale numero 80. In questo caso le spalle del manufatto erano già state predisposte per la posa dell'impalcato lungo 50 metri e pesante 155 tonnellate, che è stato sollevato da due gigantesche gru, una da 400 e l'altra da 500 tonnellate. E' toccato poi ai saldatori completare l'intervento. Una volta steso l'asfalto il nuovo cavalcavia sarà pronto e potrà essere demolito il vecchio evitando - con questa modalità operativa - l'utilizzo di percorsi alternativi che a volte causano disagi alla popolazione che abita in quell'area. I due interventi, distanti l'uno dall'altro circa 700 metri, hanno richiesto la chiusura del tratto autostradale compreso fra lo svincolo di Latisana e l'interconnessione A4/A23 (Nodo di Palmanova) in entrambe le direzioni. Più di 60 le maestranze impegnate dalle ditte che hanno eseguito demolizione e varo, a cui vanno ad aggiungersi altre 30 persone fra operai, tecnici, ausiliari al traffico di Autovie Venete e delle pattuglie della Polizia Stradale che intervengono sia per la cosiddetta "bonifica" dell'autostrada (controllano che non ci siano veicoli fermi nelle piazzole di sosta o negli stalli delle aree di servizio), sia per il controllo degli svincoli di entrata e uscita sui punti di chiusura.







Nodo di Palmanova. Avviato il cantiere
L'apertura del cantiere per i lavori di realizzazione della terza corsia sul tratto di A4 compreso fra Gonars e Palmanova (primo sub lotto del quarto lotto) è un intervento che va a insistere anche sull'interconnessione fra la A23 e la A4, il cosiddetto nodo di Palmanova. I lavori di predisposizione del cantiere si sono svolti in più fasi, distribuite nell'arco di 15 giorni. La prima attività ha riguardato il rifacimento della segnaletica orizzontale, la riduzione delle corsie e l'installazione della segnaletica verticale con i nuovi limiti di velocità. L'intervento ha interessato due diversi punti dell'asse autostradale: il tratto che va da Villesse fino oltre lo svincolo di uscita per Palmanova, in direzione nodo di Palmanova; e il tratto che va da subito dopo la confluenza fra A23 e A4, in direzione Venezia, fino all'inizio del cantiere del terzo lotto, poco prima dell'uscita di San Giorgio di Nogaro.
La settimana successiva sono stati eseguiti i lavori di modifica alla viabilità sul nodo di Palmanova. Un lavoro molto complesso che ha richiesto la chiusura dell'autostrada in più punti perché, trattandosi di uno snodo dove si incrociano più flussi di veicoli, sono molteplici le direzioni interessate. Per consentire l'intervento in sicurezza sono state istituite uscite obbligatorie a Udine Sud per chi arrivava dalla A23, a San Giorgio di Nogaro per chi arrivava da Venezia, e a Palmanova per chi arrivava da Trieste. Chiuse anche le entrate, negli stessi caselli, ma nella direzione opposta. Al termine dei lavori, in tutti i rami autostradali interni al nodo ovvero quelli da Venezia verso Trieste e da Venezia verso Udine; da Trieste verso Udine e da Trieste verso Venezia; da Udine verso Trieste e da Udine verso Venezia il traffico scorre su una sola corsia della larghezza di 3 metri e mezzo e la velocità massima consentita è di 60 chilometri all'ora per tutti i veicoli. Infine, sono stati posati i new jersey a delimitazione dei tratti interessati dai lavori.