Avviato bando di gara per nuove aree di sosta mezzi pesanti Fratta Nord e Fratta Sud
28 settembre 2022
Il Commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4 (Venezia - Trieste) ha avviato la procedura di gara per l’affidamento dei lavori per la costruzione di aree di sosta per mezzi pesanti in adiacenza alle aree di servizio di Fratta nord e Fratta sud lungo l’autostrada.
Nella fattispecie nell’area di sosta di Fratta Nord (lunga 500 metri e larga 100) si prevede la disposizione di 99 stalli per mezzi pesanti (di cui 8 attrezzati per la sosta di mezzi frigoriferi) e di 8 stalli per camper. Saranno poi trasformati gli attuali stalli posizionati in corrispondenza all’ingresso dell’area di servizio in 11 parcheggi per la sosta delle autocorriere. Resteranno fruibili 35 posteggi attualmente esistenti a nord dell’attuale area di servizio. Il nuovo parcheggio si estenderà su un’area recintata di 5,9 ettari (di cui 2,8 pavimentati). All’esterno della recinzione è prevista la realizzazione di una superficie boschiva (circa 2,1 ettari) e in parte da una superficie prativa (circa 2,5 ettari).
L’area di sosta di Fratta Sud (lunga 200 metri e larga 100) disporrà di 48 stalli per mezzi pesanti (di cui 4 attrezzati per la sosta dei mezzi frigoriferi) e di 6 stalli per camper. Gli 11 stalli nell’area di servizio saranno trasformati in 7 parcheggi per le corriere. Il nuovo parcheggio si estenderà su un’area complessiva di circa 2,4 ettari (di cui 1,5 pavimentati).
Complessivamente nelle due nuove aree sono previsti 161 stalli a disposizione per mezzi pesanti, mezzi frigoriferi e camper.
Inoltre, entrambe le aree saranno dotate di una zona per il ricovero dei mezzi danneggiati, attrezzata con una vasca per la raccolta degli eventuali sversamenti (benzina olii, sostanze pericolose ecc…) e saranno provviste di un fabbricato dotato di servizi igienici. A Fratta Nord ci sarà un ulteriore edificio dotato di servizi igienici, docce e di uno spazio destinato a punto ristoro e lavanderia (tramite apparecchi automatici self service). Sempre nell’area di Fratta Nord è previsto un accesso di emergenza per l’eventuale ingresso dei mezzi di soccorso nel caso di incidente. Infine per entrambe le aree è prevista l’implementazione del sistema di video sorveglianza mediante l’installazione di un impianto di telecamere finalizzato al controllo dei parcheggi e, all’ingresso delle aree, verrà installato un pannello a messaggio variabile con le informazioni sullo stato di occupazione dei parcheggi.
In sostanza le opere – considerate strategiche nell’ambito della costruzione della terza corsia attualmente in corso nel primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) - contribuiranno a migliorare le condizioni di sicurezza di circolazione e sosta degli autoarticolati, consentendo in particolare di superare le attuali situazioni di pericolo derivanti dai parcheggi irregolari sia lungo l’asse autostradale (sulle piste di immissioni, decelerazione e talvolta anche in corsia di emergenza) sia all’interno delle stesse aree di servizio.
L’appalto è integrato (progettazione esecutiva e costruzione affidate allo stesso operatore economico) allo scopo di accelerare il procedimento di aggiudicazione dei lavori e allo stesso tempo garantirne l’esecuzione corretta sulla base del progetto esecutivo avanzato dall’impresa appaltatrice. L’opera è finanziata con fondi propri di Autovie Venete e l’importo complessivo a base di gara è di 13 milioni 473 mila 960,59 euro, calcolato utilizzando il prezziario di riferimento Anas 2022 revisione 2. La scadenza per la presentazione delle offerte della gara – visibile sul sito www.commissarioterzacorsia.it al percorso appalti, bandi e avvisi – è prevista per martedì 22 novembre alle ore 12. Qualora la gara si concludesse positivamente l’operatore economico che risulterà vincitore avrà 120 giorni per la progettazione e quindi, dopo la verifica e l’approvazione del progetto esecutivo, 245 giorni per effettuare tutti gli interventi.
Il Commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4 (Venezia - Trieste) ha avviato la procedura di gara per l’affidamento dei lavori per la costruzione di aree di sosta per mezzi pesanti in adiacenza alle aree di servizio di Fratta nord e Fratta sud lungo l’autostrada.
Nella fattispecie nell’area di sosta di Fratta Nord (lunga 500 metri e larga 100) si prevede la disposizione di 99 stalli per mezzi pesanti (di cui 8 attrezzati per la sosta di mezzi frigoriferi) e di 8 stalli per camper. Saranno poi trasformati gli attuali stalli posizionati in corrispondenza all’ingresso dell’area di servizio in 11 parcheggi per la sosta delle autocorriere. Resteranno fruibili 35 posteggi attualmente esistenti a nord dell’attuale area di servizio. Il nuovo parcheggio si estenderà su un’area recintata di 5,9 ettari (di cui 2,8 pavimentati). All’esterno della recinzione è prevista la realizzazione di una superficie boschiva (circa 2,1 ettari) e in parte da una superficie prativa (circa 2,5 ettari).
L’area di sosta di Fratta Sud (lunga 200 metri e larga 100) disporrà di 48 stalli per mezzi pesanti (di cui 4 attrezzati per la sosta dei mezzi frigoriferi) e di 6 stalli per camper. Gli 11 stalli nell’area di servizio saranno trasformati in 7 parcheggi per le corriere. Il nuovo parcheggio si estenderà su un’area complessiva di circa 2,4 ettari (di cui 1,5 pavimentati).
Complessivamente nelle due nuove aree sono previsti 161 stalli a disposizione per mezzi pesanti, mezzi frigoriferi e camper.
Inoltre, entrambe le aree saranno dotate di una zona per il ricovero dei mezzi danneggiati, attrezzata con una vasca per la raccolta degli eventuali sversamenti (benzina olii, sostanze pericolose ecc…) e saranno provviste di un fabbricato dotato di servizi igienici. A Fratta Nord ci sarà un ulteriore edificio dotato di servizi igienici, docce e di uno spazio destinato a punto ristoro e lavanderia (tramite apparecchi automatici self service). Sempre nell’area di Fratta Nord è previsto un accesso di emergenza per l’eventuale ingresso dei mezzi di soccorso nel caso di incidente. Infine per entrambe le aree è prevista l’implementazione del sistema di video sorveglianza mediante l’installazione di un impianto di telecamere finalizzato al controllo dei parcheggi e, all’ingresso delle aree, verrà installato un pannello a messaggio variabile con le informazioni sullo stato di occupazione dei parcheggi.
In sostanza le opere – considerate strategiche nell’ambito della costruzione della terza corsia attualmente in corso nel primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) - contribuiranno a migliorare le condizioni di sicurezza di circolazione e sosta degli autoarticolati, consentendo in particolare di superare le attuali situazioni di pericolo derivanti dai parcheggi irregolari sia lungo l’asse autostradale (sulle piste di immissioni, decelerazione e talvolta anche in corsia di emergenza) sia all’interno delle stesse aree di servizio.
L’appalto è integrato (progettazione esecutiva e costruzione affidate allo stesso operatore economico) allo scopo di accelerare il procedimento di aggiudicazione dei lavori e allo stesso tempo garantirne l’esecuzione corretta sulla base del progetto esecutivo avanzato dall’impresa appaltatrice. L’opera è finanziata con fondi propri di Autovie Venete e l’importo complessivo a base di gara è di 13 milioni 473 mila 960,59 euro, calcolato utilizzando il prezziario di riferimento Anas 2022 revisione 2. La scadenza per la presentazione delle offerte della gara – visibile sul sito www.commissarioterzacorsia.it al percorso appalti, bandi e avvisi – è prevista per martedì 22 novembre alle ore 12. Qualora la gara si concludesse positivamente l’operatore economico che risulterà vincitore avrà 120 giorni per la progettazione e quindi, dopo la verifica e l’approvazione del progetto esecutivo, 245 giorni per effettuare tutti gli interventi.
Avviato bando di gara per i 10 cavalcavia tra San Donà e Nodo di Portogruaro
12 agosto 2022
Il Commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4 (Venezia - Trieste) ha avviato la procedura di gara per l’affidamento dei lavori dei cavalcavia del secondo e terzo sub lotto del secondo lotto. Si tratta di dieci cavalcavia nel tratto autostradale tra San Donà e il Nodo di Portogruaro. Il bando rappresenta un passo in avanti molto importante nella costruzione della terza corsia della A4 ed il primo segno tangibile nel tratto di 25 chilometri tra San Donà e Portogruaro.
La progettazione prevede infatti che le opere siano già predisposte ad accogliere successivamente l’allargamento delle carreggiate. In sostanza, costruendo prima i manufatti di scavalco all’autostrada sarà poi più semplice e veloce “srotolare” il nastro d’asfalto della terza corsia.
Questi i dieci cavalcavia compresi nel bando: per il sublotto 2 via Grassaga (San Donà di Piave – Noventa di Piave), via Gonelle (Cessalto), sp 54 Cessalto – Ceggia (Cessalto), strada comunale Cessalto – Ceggia (Cessalto), via Donegal (Cessalto), sp 163 via Callunga (Cessalto); per il sublotto 3 strada provinciale 60 San Stino di Livenza – Belfiore, Bosco – Frassinelle, Pradipozzo – Lison, Summaga – Cinto Caomaggiore.
Sono esclusi da questa gara i cavalcavia di svincolo di San Stino di Livenza e Cessalto che verranno costruiti successivamente quando verrà effettuato l’intervento di allargamento dell’autostrada.
L’appalto è finanziato con fondi propri di Autovie Venete e l’importo complessivo a base di gara è di 48 milioni di euro, calcolato utilizzando il prezziario di riferimento Anas 2022. La scadenza per la presentazione delle offerte della gara – visibile sul sito www.commissarioterzacorsia.it al percorso appalti, bandi e avvisi – è prevista per l’11 ottobre alle ore 12,00. Qualora la gara si concludesse positivamente l’operatore economico che risulterà vincitore avrà 910 giorni di tempo per effettuare tutti gli interventi.
La progettazione prevede infatti che le opere siano già predisposte ad accogliere successivamente l’allargamento delle carreggiate. In sostanza, costruendo prima i manufatti di scavalco all’autostrada sarà poi più semplice e veloce “srotolare” il nastro d’asfalto della terza corsia.
Questi i dieci cavalcavia compresi nel bando: per il sublotto 2 via Grassaga (San Donà di Piave – Noventa di Piave), via Gonelle (Cessalto), sp 54 Cessalto – Ceggia (Cessalto), strada comunale Cessalto – Ceggia (Cessalto), via Donegal (Cessalto), sp 163 via Callunga (Cessalto); per il sublotto 3 strada provinciale 60 San Stino di Livenza – Belfiore, Bosco – Frassinelle, Pradipozzo – Lison, Summaga – Cinto Caomaggiore.
Sono esclusi da questa gara i cavalcavia di svincolo di San Stino di Livenza e Cessalto che verranno costruiti successivamente quando verrà effettuato l’intervento di allargamento dell’autostrada.
L’appalto è finanziato con fondi propri di Autovie Venete e l’importo complessivo a base di gara è di 48 milioni di euro, calcolato utilizzando il prezziario di riferimento Anas 2022. La scadenza per la presentazione delle offerte della gara – visibile sul sito www.commissarioterzacorsia.it al percorso appalti, bandi e avvisi – è prevista per l’11 ottobre alle ore 12,00. Qualora la gara si concludesse positivamente l’operatore economico che risulterà vincitore avrà 910 giorni di tempo per effettuare tutti gli interventi.
Varato il ponte sul fiume Lemene
01 settembre 2022
Nella notte tra mercoledì 31 agosto e giovedì 1° settembre è stato varato il ponte sul fiume Lemene sulla carreggiata ovest (direzione Venezia). Si tratta di uno dei tre ponti (assieme a quello sulla roggia Versiola e sul canale Taglio) che sono compresi tra le 24 opere (inclusi anche sottopassi, cavalcavia e scatolari) lungo il tracciato di quasi chilometri del cantiere del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) della terza corsia dell’autostrada A4. L’intervento si è compiuto in poche ore ed è iniziato poco dopo le 22,00 quando tre carrelloni da 24 assi e larghi 5 metri che trasportavano le 5 travi in acciaio del ponte – assemblate nel cantiere esterno alla A4 nell’area del Nodo di Portogruaro - hanno fatto il loro ingresso in autostrada (chiusa alla circolazione nell’occasione) percorrendola poi per circa un chilometro. Una volta raggiunta la posizione, due autogru del peso rispettivamente di 500 e 400 tonnellate hanno agganciato con cavi d’acciaio le travi e le hanno varate sulle spalle (le nuove opere in calcestruzzo) realizzate a entrambi i lati del fiume Lemene. Complessivamente, l’impalcato del ponte varato nella notte pesa circa 280 tonnellate ed è formato da 5 travi della lunghezza di 48 metri l’una e del peso di 50 tonnellate ciascuna.
Nella notte tra mercoledì 31 agosto e giovedì 1° settembre è stato varato il ponte sul fiume Lemene sulla carreggiata ovest (direzione Venezia). Si tratta di uno dei tre ponti (assieme a quello sulla roggia Versiola e sul canale Taglio) che sono compresi tra le 24 opere (inclusi anche sottopassi, cavalcavia e scatolari) lungo il tracciato di quasi chilometri del cantiere del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) della terza corsia dell’autostrada A4. L’intervento si è compiuto in poche ore ed è iniziato poco dopo le 22,00 quando tre carrelloni da 24 assi e larghi 5 metri che trasportavano le 5 travi in acciaio del ponte – assemblate nel cantiere esterno alla A4 nell’area del Nodo di Portogruaro - hanno fatto il loro ingresso in autostrada (chiusa alla circolazione nell’occasione) percorrendola poi per circa un chilometro. Una volta raggiunta la posizione, due autogru del peso rispettivamente di 500 e 400 tonnellate hanno agganciato con cavi d’acciaio le travi e le hanno varate sulle spalle (le nuove opere in calcestruzzo) realizzate a entrambi i lati del fiume Lemene. Complessivamente, l’impalcato del ponte varato nella notte pesa circa 280 tonnellate ed è formato da 5 travi della lunghezza di 48 metri l’una e del peso di 50 tonnellate ciascuna.
Demolizione del cavalcavia 251 di Portogruaro
27 aprile 2022
Nella notte tra sabato 23 e domenica 24 aprile è stato abbattuto anche l’ultimo vecchio cavalcavia che attraversa l’autostrada, quello che collega la strada provinciale 251 di Portogruaro. Al suo fianco già da due settimane i mezzi possono transitare sul nuovo manufatto. Così avviene già per i nuovi cavalcavia dello svincolo del Nodo di Portogruaro e per il Teglio – Fratta, mentre sono in attesa di essere collaudati e quindi aperti al traffico quelli di Teglio – Gorgo e di via Casermette. In particolare, l’opera principale dell’intero sub lotto è la riconfigurazione del nodo di Portogruaro. In questo caso, il nuovo cavalcavia di svincolo è stato costruito su tre travi ed è a due carreggiate. E’ lungo più del doppio rispetto a quello demolito (103 metri rispetto ai 46) e largo quasi 20 metri (rispetto ai 15). I tecnici della Direzione Lavori e le maestranze delle ditte appaltatrici sono tuttora all’opera per modificare i raggi di curvatura delle rampe di collegamento tra l’autostrada A4 e la A28 e consentire quindi l’adeguamento delle corsie di accelerazione e decelerazione. Tutti i cavalcavia - fin qui descritti - sono predisposti per un futuro ampliamento dell’autostrada a quattro corsie.
Le altre opere
Per quanto riguarda gli scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l’acqua dell’autostrada) tutti sono stati spinti sotto l’autostrada e per molti di questi sono iniziate le lavorazioni di prolungamento a nord della A4. A buon punto sono anche gli 8 sottopassi, tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro – Casarsa e uno completamente nuovo ciclopedonale. Tra gli interventi finora effettuati anche l’allargamento parziale sulla carreggiata est dei 3 ponti sul fiume Lemene, sulla roggia Versiola e sul canale Taglio.
L’allargamento delle carreggiate
La costruzione della terza corsia – intesa come allargamento delle carreggiate – segue di pari passo l’evoluzione delle opere. Già da febbraio, i mezzi viaggiano per più di sette chilometri sui nuovi tratti asfaltati. I veicoli continuano però sempre a correre su due corsie perché occorre raccordare il rimanente tratto autostradale di circa due chilometri a nord e lavorare soprattutto sulla vecchia parte centrale della carreggiata. Ora l'intervento si sta concentrando sulla direttrice Trieste - Venezia (fase due, delle tre previste) dove sono iniziate le opere di asfaltatura.
Le forze in campo e i commenti
Costruire la terza corsia – anche se per soli nove chilometri - rappresenta un grande sforzo in termini di investimenti (quadro economico di 140 milioni di euro) e di forze in campo (quasi 50 mila le presenze complessive di lavoratori impiegati in questi due anni di cantiere). Il cantiere è inoltre iniziato l’8 marzo 2020, alla vigilia del lock down per l’emergenza sanitaria, costringendo a un momentaneo forzato periodo di blocco dei lavori. “A questa variabile si è aggiunto anche il significativo aumento dei prezzi energetici – commenta il direttore dell’area tecnica e Responsabile Unico del Procedimento della terza corsia, Paolo Perco – che ha colpito il Paese. L’aumento a sua volta si è inevitabilmente trasferito sul listino dei materiali, incrementato anche per la forte e improvvisa crescita della domanda. Non ultimo la grave crisi internazionale per la guerra in Ucraina sta comportando difficoltà di reperimento dei materiali e un ulteriore aumento dei prezzi”. “Nonostante questo – conclude Perco – la sinergia tra Commissario Delegato, Autovie e ditte appaltatrici ha permesso di continuare l’opera con l’obiettivo di poter giungere entro il primo semestre 2023 all’apertura al traffico di questo tratto”.
“Costruire tutte queste opere e la terza corsia a traffico aperto, ovvero mentre i transiti continuano a scorrere non è compito agevole – afferma il direttore dei lavori Denis Padoani -. Chiudere l’autostrada avrebbe comportato sovraccaricare le arterie secondarie di mezzi pesanti e ciò non era possibile. Oltretutto la difficoltà di questo tratto è dettata dal fatto che non tutte l’asfaltatura viene effettuata in piano ma devono essere eseguite opere di rilevato che alzeranno la sede stradale di circa 3 metri per un tratto di circa due chilometri. Questo per consentire di alzare il sottopasso sul fiume Lemene a garanzia della rete idrografica”. Oltre agli interventi fin qui descritti, la terza corsia nel tratto tra Alvisopoli – Portogruaro prevede anche l’installazione di barriere fonoassorbenti, la piantumazione di alberature per l’assorbimento dell’anidride carbonica derivante dal traffico, il posizionamento di infrastrutture tecnologiche e dei portali per la segnaletica verticale e dei pannelli a messaggio variabile
Le altre opere
Per quanto riguarda gli scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l’acqua dell’autostrada) tutti sono stati spinti sotto l’autostrada e per molti di questi sono iniziate le lavorazioni di prolungamento a nord della A4. A buon punto sono anche gli 8 sottopassi, tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro – Casarsa e uno completamente nuovo ciclopedonale. Tra gli interventi finora effettuati anche l’allargamento parziale sulla carreggiata est dei 3 ponti sul fiume Lemene, sulla roggia Versiola e sul canale Taglio.
L’allargamento delle carreggiate
La costruzione della terza corsia – intesa come allargamento delle carreggiate – segue di pari passo l’evoluzione delle opere. Già da febbraio, i mezzi viaggiano per più di sette chilometri sui nuovi tratti asfaltati. I veicoli continuano però sempre a correre su due corsie perché occorre raccordare il rimanente tratto autostradale di circa due chilometri a nord e lavorare soprattutto sulla vecchia parte centrale della carreggiata. Ora l'intervento si sta concentrando sulla direttrice Trieste - Venezia (fase due, delle tre previste) dove sono iniziate le opere di asfaltatura.
Le forze in campo e i commenti
Costruire la terza corsia – anche se per soli nove chilometri - rappresenta un grande sforzo in termini di investimenti (quadro economico di 140 milioni di euro) e di forze in campo (quasi 50 mila le presenze complessive di lavoratori impiegati in questi due anni di cantiere). Il cantiere è inoltre iniziato l’8 marzo 2020, alla vigilia del lock down per l’emergenza sanitaria, costringendo a un momentaneo forzato periodo di blocco dei lavori. “A questa variabile si è aggiunto anche il significativo aumento dei prezzi energetici – commenta il direttore dell’area tecnica e Responsabile Unico del Procedimento della terza corsia, Paolo Perco – che ha colpito il Paese. L’aumento a sua volta si è inevitabilmente trasferito sul listino dei materiali, incrementato anche per la forte e improvvisa crescita della domanda. Non ultimo la grave crisi internazionale per la guerra in Ucraina sta comportando difficoltà di reperimento dei materiali e un ulteriore aumento dei prezzi”. “Nonostante questo – conclude Perco – la sinergia tra Commissario Delegato, Autovie e ditte appaltatrici ha permesso di continuare l’opera con l’obiettivo di poter giungere entro il primo semestre 2023 all’apertura al traffico di questo tratto”.
“Costruire tutte queste opere e la terza corsia a traffico aperto, ovvero mentre i transiti continuano a scorrere non è compito agevole – afferma il direttore dei lavori Denis Padoani -. Chiudere l’autostrada avrebbe comportato sovraccaricare le arterie secondarie di mezzi pesanti e ciò non era possibile. Oltretutto la difficoltà di questo tratto è dettata dal fatto che non tutte l’asfaltatura viene effettuata in piano ma devono essere eseguite opere di rilevato che alzeranno la sede stradale di circa 3 metri per un tratto di circa due chilometri. Questo per consentire di alzare il sottopasso sul fiume Lemene a garanzia della rete idrografica”. Oltre agli interventi fin qui descritti, la terza corsia nel tratto tra Alvisopoli – Portogruaro prevede anche l’installazione di barriere fonoassorbenti, la piantumazione di alberature per l’assorbimento dell’anidride carbonica derivante dal traffico, il posizionamento di infrastrutture tecnologiche e dei portali per la segnaletica verticale e dei pannelli a messaggio variabile
Aperto al traffico il nuovo cavalcavia del Nodo di Portogruaro
18 gennaio 2022
Dopo la pausa natalizia sono ripresi a ranghi completi i lavori per la costruzione della terza corsia. Il primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) è stato interessati fin da subito da un passaggio chiave verso il completamento dell’intero cantiere. È stato infatti aperto al traffico il nuovo cavalcavia del Nodo di Portogruaro. Si tratta dell’opera più importante del tratto di 8 chilometri e 800 metri; un tratto che può apparire breve ma, in verità, è estremamente complesso vista l'elevato numero di manufatti che devono essere ricostruiti (8 sottopassi, 8 scatolari, 5 cavalcavia e 3 ponti).
Il nuovo cavalcavia del Nodo di Portogruaro è stato costruito su tre travi ed è a due carreggiate. È lungo più del doppio rispetto a quello attuale (103 metri rispetto ai 46 attuali) e largo quasi 20 metri (rispetto ai 15 attuali). Il manufatto è stato reso fruibile al passaggio di auto e mezzi pesanti in seguito al raccordo delle nuove rampe con quelle che erano in funzione, in particolare sulla direttrice Venezia – Portogruaro/Conegliano e sulla direttrice Conegliano/Portogruaro - Trieste. Il vecchio cavalcavia del Nodo di Portogruaro sarà demolito nei prossimi giorni.
Dopo la pausa natalizia sono ripresi a ranghi completi i lavori per la costruzione della terza corsia. Il primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – Portogruaro) è stato interessati fin da subito da un passaggio chiave verso il completamento dell’intero cantiere. È stato infatti aperto al traffico il nuovo cavalcavia del Nodo di Portogruaro. Si tratta dell’opera più importante del tratto di 8 chilometri e 800 metri; un tratto che può apparire breve ma, in verità, è estremamente complesso vista l'elevato numero di manufatti che devono essere ricostruiti (8 sottopassi, 8 scatolari, 5 cavalcavia e 3 ponti).
Il nuovo cavalcavia del Nodo di Portogruaro è stato costruito su tre travi ed è a due carreggiate. È lungo più del doppio rispetto a quello attuale (103 metri rispetto ai 46 attuali) e largo quasi 20 metri (rispetto ai 15 attuali). Il manufatto è stato reso fruibile al passaggio di auto e mezzi pesanti in seguito al raccordo delle nuove rampe con quelle che erano in funzione, in particolare sulla direttrice Venezia – Portogruaro/Conegliano e sulla direttrice Conegliano/Portogruaro - Trieste. Il vecchio cavalcavia del Nodo di Portogruaro sarà demolito nei prossimi giorni.