Varato il cavalcavia Teglio-Fratta con una tecnica innovativa
27 ottobre 2020
Per la prima volta in assoluto, nell’ambito della costruzione della terza corsia, è stata sperimentata una nuova tecnica di varo che ha permesso di issare la campata centrale di un cavalcavia senza l’utilizzo di gru. A essere interessato da questo intervento è il ponte Fratta – Teglio, il primo a essere varato nel primo sub lotto (Portogruaro-Alvisopoli) del secondo lotto (San Donà di Piave-Alvisopoli). I tecnici del Commissario e di Autovie e le maestranze delle ditte hanno portato a termine le operazioni di varo in una sola notte. Ci è voluta un’ora per trasportare su due carrelloni la campata centrale – lunga 60 metri e del peso di 250 tonnellate -, sistemarla al centro della carreggiata e ruotarla di 90 gradi.
Per la prima volta in assoluto, nell’ambito della costruzione della terza corsia, è stata sperimentata una nuova tecnica di varo che ha permesso di issare la campata centrale di un cavalcavia senza l’utilizzo di gru. A essere interessato da questo intervento è il ponte Fratta – Teglio, il primo a essere varato nel primo sub lotto (Portogruaro-Alvisopoli) del secondo lotto (San Donà di Piave-Alvisopoli). I tecnici del Commissario e di Autovie e le maestranze delle ditte hanno portato a termine le operazioni di varo in una sola notte. Ci è voluta un’ora per trasportare su due carrelloni la campata centrale – lunga 60 metri e del peso di 250 tonnellate -, sistemarla al centro della carreggiata e ruotarla di 90 gradi.
Due ore, invece, per sollevarla da terra grazie ai martinetti idraulici e agganciarla alle pile. Con un’operazione millimetrica telecomandata a distanza con un joystick. La campata verrà appoggiata alle pile del ponte e nei giorni successivi verranno costruite le due campate a riva. Una tecnica inedita, studiata per garantire maggiore sicurezza nelle fasi del varo.
Procedono rapidamente il lavori sul tratto Alvisopoli-Portogruaro
26 agosto 2020
Aperto nei primi mesi del 2019, il cantiere del primo sub lotto (da Alvisopoli a Portogruaro) del secondo lotto (Alvisopoli - Quarto d'Altino) dell'autostrada A4, dove si sta costruendo la terza corsia, procede celermente. Nella seconda metà del 2020, oltre alla terza corsia, cominceranno i lavori di 24 nuove opere, ovvero 8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia (tra cui il nuovo Nodo di Portogruaro, opera principale del sub lotto) e 3 ponti. A ciò si aggiunge la realizzazione del canale di gronda "Fosson - Loncon".
Un percorso ad ostacoli
I lavori nell'area del nodo di Portogruaro erano appena partiti quando, nel corso degli scavi per l'esecuzione di un bacino di raccolta delle acque meteoriche è stata scoperta una difesa spondale di un vecchio corso d'acqua. Per consentire l'indagine archeologica su sito, curata della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Treviso e Padova, i lavori hanno dovuto essere sospesi. Pochi mesi dopo (giugno 2019), nell'area adiacente la A4 e la Strada Provinciale 251, sono stati rinvenuti rifiuti inerti da demolizione contenenti tracce di amianto e questo ha comportato un lungo e approfondito lavoro di rimozione e bonifica da parte di Autovie. L'ultimo "intoppo" è stato il Corona Virus che, a inizio marzo 2020 ha costretto le maestranze a sospendere tutti gli interventi che sono poi ripresi gradualmente da metà aprile.
Al via i vari dei cavalcavia
Il consorzio Lemit (composto da Pizzarotti in associazione di impresa con Sacaim e Rizzani de Eccher), a cui sono stati affidati i lavori, per recuperare i periodi di stop ai lavori, ha deciso di mantenere attivo il cantiere anche durante l'estate, riorganizzando il lavoro del centinaio di operai impegnati nella costruzione dell'opera. L'intervento per l'allargamento delle carreggiate è cominciato da tempo (in direzione Trieste) e gli otto sottopassi - tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro - Casarsa e uno ciclopedonale - sono stati accantierati e dotati di soletta (piano d'appoggio). Due i cavalcavia già abbattuti: Teglio - Gorgo e via delle Casermette. Quest'ultimo è già in fase di ricostruzione. Il primo cavalcavia nuovo a essere completato sarà quello di Teglio - Fratta, che sta sorgendo a fianco di quello esistente. L'impalcato metallico (il corpo centrale del ponte) è già stato posizionato ai lati dell'autostrada e i pilastri di calcestruzzo che lo sorreggeranno sono pronti. Il varo è pianificato per metà settembre. Al completamento dei lavori di finitura, previsti per fine anno, il vecchio cavalcavia verrà abbattuto. Più complesse le operazioni che riguardano il cavalcavia dello svincolo di Portogruaro e quello sovrastante la strada provinciale 251. Entrambi verranno costruiti in affiancamento agli attuali che saranno abbattuti alla conclusione dei lavori. Il nodo di Portogruaro, con lo spostamento a Est del cavalcavia, in direzione Trieste, di circa 20 metri, verrà completamente riconfigurato. I raggi di curvatura delle rampe di collegamento con la futura terza corsia verranno modificate per consentire l'adeguamento delle corsie di accelerazione e decelerazione. Già In fase di costruzione anche il nuovo cavalcavia della strada provinciale 251. Tra gli interventi del primo sub lotto del secondo lotto sono compresi anche l'allargamento dei ponti sul fiume Lemene, sulla roggia Versiola e sul canale Taglio (quest'ultimo già varato a fianco di quello esistente) e, infine, la spinta sotto il manto autostradale di otto scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l'acqua dell'autostrada).
Aperto nei primi mesi del 2019, il cantiere del primo sub lotto (da Alvisopoli a Portogruaro) del secondo lotto (Alvisopoli - Quarto d'Altino) dell'autostrada A4, dove si sta costruendo la terza corsia, procede celermente. Nella seconda metà del 2020, oltre alla terza corsia, cominceranno i lavori di 24 nuove opere, ovvero 8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia (tra cui il nuovo Nodo di Portogruaro, opera principale del sub lotto) e 3 ponti. A ciò si aggiunge la realizzazione del canale di gronda "Fosson - Loncon".
Un percorso ad ostacoli
I lavori nell'area del nodo di Portogruaro erano appena partiti quando, nel corso degli scavi per l'esecuzione di un bacino di raccolta delle acque meteoriche è stata scoperta una difesa spondale di un vecchio corso d'acqua. Per consentire l'indagine archeologica su sito, curata della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Treviso e Padova, i lavori hanno dovuto essere sospesi. Pochi mesi dopo (giugno 2019), nell'area adiacente la A4 e la Strada Provinciale 251, sono stati rinvenuti rifiuti inerti da demolizione contenenti tracce di amianto e questo ha comportato un lungo e approfondito lavoro di rimozione e bonifica da parte di Autovie. L'ultimo "intoppo" è stato il Corona Virus che, a inizio marzo 2020 ha costretto le maestranze a sospendere tutti gli interventi che sono poi ripresi gradualmente da metà aprile.
Al via i vari dei cavalcavia
Il consorzio Lemit (composto da Pizzarotti in associazione di impresa con Sacaim e Rizzani de Eccher), a cui sono stati affidati i lavori, per recuperare i periodi di stop ai lavori, ha deciso di mantenere attivo il cantiere anche durante l'estate, riorganizzando il lavoro del centinaio di operai impegnati nella costruzione dell'opera. L'intervento per l'allargamento delle carreggiate è cominciato da tempo (in direzione Trieste) e gli otto sottopassi - tra i quali uno ferroviario lungo la linea Portogruaro - Casarsa e uno ciclopedonale - sono stati accantierati e dotati di soletta (piano d'appoggio). Due i cavalcavia già abbattuti: Teglio - Gorgo e via delle Casermette. Quest'ultimo è già in fase di ricostruzione. Il primo cavalcavia nuovo a essere completato sarà quello di Teglio - Fratta, che sta sorgendo a fianco di quello esistente. L'impalcato metallico (il corpo centrale del ponte) è già stato posizionato ai lati dell'autostrada e i pilastri di calcestruzzo che lo sorreggeranno sono pronti. Il varo è pianificato per metà settembre. Al completamento dei lavori di finitura, previsti per fine anno, il vecchio cavalcavia verrà abbattuto. Più complesse le operazioni che riguardano il cavalcavia dello svincolo di Portogruaro e quello sovrastante la strada provinciale 251. Entrambi verranno costruiti in affiancamento agli attuali che saranno abbattuti alla conclusione dei lavori. Il nodo di Portogruaro, con lo spostamento a Est del cavalcavia, in direzione Trieste, di circa 20 metri, verrà completamente riconfigurato. I raggi di curvatura delle rampe di collegamento con la futura terza corsia verranno modificate per consentire l'adeguamento delle corsie di accelerazione e decelerazione. Già In fase di costruzione anche il nuovo cavalcavia della strada provinciale 251. Tra gli interventi del primo sub lotto del secondo lotto sono compresi anche l'allargamento dei ponti sul fiume Lemene, sulla roggia Versiola e sul canale Taglio (quest'ultimo già varato a fianco di quello esistente) e, infine, la spinta sotto il manto autostradale di otto scatolari (manufatti in calcestruzzo che consentono il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l'acqua dell'autostrada).
I cantieri della terza corsia non si fermano nemmeno d’estate
5 agosto 2020
Un anno veramente difficile, fino ad ora, il 2020, condizionato in tutti i settori dall'emergenza Covid19. L'edilizia, fra i tanti ambiti, si trova ad affrontare aspetti diversi: alcuni favorevoli, come le lavorazioni all'aperto che rendono più agevole la prevenzione; altri più difficili da gestire, come gli interventi che difficilmente possono essere eseguiti rispettando la distanza di sicurezza. Per quanto riguarda la terza corsia della A4, i cantieri hanno osservato uno stop totale per 31 giorni, necessari anche per mettere a punto protocolli operativi e modalità di organizzazione dei lavori, ma poi sono ripartiti accelerando al massimo per cercare di recuperare il tempo perduto.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: da fine luglio, in tutto il tratto Alvisopoli-Gonars la terza corsia è già percorribile sebbene permangano ancora alcuni scambi di carreggiata indispensabili per consentire gli ultimi lavori di finitura sui new jersey centrali e i guard rail laterali.
Un anno veramente difficile, fino ad ora, il 2020, condizionato in tutti i settori dall'emergenza Covid19. L'edilizia, fra i tanti ambiti, si trova ad affrontare aspetti diversi: alcuni favorevoli, come le lavorazioni all'aperto che rendono più agevole la prevenzione; altri più difficili da gestire, come gli interventi che difficilmente possono essere eseguiti rispettando la distanza di sicurezza. Per quanto riguarda la terza corsia della A4, i cantieri hanno osservato uno stop totale per 31 giorni, necessari anche per mettere a punto protocolli operativi e modalità di organizzazione dei lavori, ma poi sono ripartiti accelerando al massimo per cercare di recuperare il tempo perduto.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: da fine luglio, in tutto il tratto Alvisopoli-Gonars la terza corsia è già percorribile sebbene permangano ancora alcuni scambi di carreggiata indispensabili per consentire gli ultimi lavori di finitura sui new jersey centrali e i guard rail laterali.
Il cantiere attivo nel tratto Alvisopoli-Portogruaro, iniziato nel 2019 sta lavorando a pieno ritmo e per la fine del 2021, inizio 2022 è previsto il completamento di 24 nuove opere, ovvero 8 sottopassi, 8 scatolari per la raccolta delle acque, 5 cavalcavia (tra cui quello sul nuovo Nodo di Portogruaro, opera principale di questo sub-lotto) e 3 ponti.
Nell'arco dei prossimi dodici mesi, oltre alla terza corsia, sarà completata anche la realizzazione del canale di gronda "Fosson - Loncon".
Più problematico il cantiere del nodo di interconnessione di Palmanova, dove si incrociano A4 e A23, non ancora concluso sia perché gli interventi sugli assi viari (sono sei in tutto) che lo intersecano sono particolarmente complessi sia a causa dei ritardi accumulati dall'impresa esecutrice dei lavori.
Riaprono i cantieri dopo lo stop Covid19
23 aprile 2020
Recuperare il tempo perduto il più velocemente possibile. E' l'impegno di Autovie Venete e delle imprese che lavorano alla costruzione della terza corsia sulla A4 Venezia Trieste, dopo lo stop di quasi un mese dovuto al Corona Virus. La ripresa dei lavori è stata preceduta dalla predisposizione di appositi protocolli sanitari, condivisi fra i tecnici del Commissario per l'emergenza in A4 e le imprese esecutrici. Ogni ditta coinvolta ha presentato un piano che stabiliva le misure di sicurezza anti-contagio messe in atto per prevenire e contrastare la diffusione del Covid19 nei cantieri.
Le misure principali, previste dai decreti del Governo e dalle autorità sanitarie sono il rispetto della distanza fra le persone di almeno un metro, l'utilizzo dei dispositivi di sicurezza (guanti monouso e mascherine), la corretta igiene delle mani garantita dalla distribuzione di gel igienizzante, sanificazione quotidiana dei mezzi e delle attrezzature con prodotti a base di cloro e alcol. Oltre al controllo documentale, il CSE (Coordinatore per la sicurezza durante l'esecuzione dei lavori) di Autovie ha pianificato, insieme alle imprese, una serie di riunioni e sopralluoghi per verificare "sul campo" la corretta applicazione delle misure. Una delle principali difficoltà da superare per la ripresa dei lavori è stata la riorganizzazione della logistica per quanto riguarda la distribuzione dei lavoratori nelle strutture che li ospitano e l'erogazione dei pasti, garantita da ristoranti e trattorie in grado di adeguarsi alle nuove norme imposte dall'emergenza Covid19. Per il personale degli uffici è stato predisposto un servizio di catering per il pranzo. Attualmente sono una quarantina le imprese che operano nel primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli-Portogruaro) e nel terzo lotto (Alvisopoli-Gonars) e circa 200 le persone al lavoro fra maestranze e tecnici. Quasi del tutto risolti i problemi di fornitura dei materiali (calcestruzzo, inerti, conglomerato bituminoso, manufatti in cemento armato stanno) la cui consegna sta tornando alla normalità. Impossibile, in questo momento, stabilire quanto lo stop dell'attività si ripercuoterà sui tempi di conclusione dell'opera. Molto dipenderà dalle condizioni meteo dei prossimi mesi ma in ogni caso lo "slittamento" non dovrebbe essere superiore a un paio di mesi.
Recuperare il tempo perduto il più velocemente possibile. E' l'impegno di Autovie Venete e delle imprese che lavorano alla costruzione della terza corsia sulla A4 Venezia Trieste, dopo lo stop di quasi un mese dovuto al Corona Virus. La ripresa dei lavori è stata preceduta dalla predisposizione di appositi protocolli sanitari, condivisi fra i tecnici del Commissario per l'emergenza in A4 e le imprese esecutrici. Ogni ditta coinvolta ha presentato un piano che stabiliva le misure di sicurezza anti-contagio messe in atto per prevenire e contrastare la diffusione del Covid19 nei cantieri.
Le misure principali, previste dai decreti del Governo e dalle autorità sanitarie sono il rispetto della distanza fra le persone di almeno un metro, l'utilizzo dei dispositivi di sicurezza (guanti monouso e mascherine), la corretta igiene delle mani garantita dalla distribuzione di gel igienizzante, sanificazione quotidiana dei mezzi e delle attrezzature con prodotti a base di cloro e alcol. Oltre al controllo documentale, il CSE (Coordinatore per la sicurezza durante l'esecuzione dei lavori) di Autovie ha pianificato, insieme alle imprese, una serie di riunioni e sopralluoghi per verificare "sul campo" la corretta applicazione delle misure. Una delle principali difficoltà da superare per la ripresa dei lavori è stata la riorganizzazione della logistica per quanto riguarda la distribuzione dei lavoratori nelle strutture che li ospitano e l'erogazione dei pasti, garantita da ristoranti e trattorie in grado di adeguarsi alle nuove norme imposte dall'emergenza Covid19. Per il personale degli uffici è stato predisposto un servizio di catering per il pranzo. Attualmente sono una quarantina le imprese che operano nel primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli-Portogruaro) e nel terzo lotto (Alvisopoli-Gonars) e circa 200 le persone al lavoro fra maestranze e tecnici. Quasi del tutto risolti i problemi di fornitura dei materiali (calcestruzzo, inerti, conglomerato bituminoso, manufatti in cemento armato stanno) la cui consegna sta tornando alla normalità. Impossibile, in questo momento, stabilire quanto lo stop dell'attività si ripercuoterà sui tempi di conclusione dell'opera. Molto dipenderà dalle condizioni meteo dei prossimi mesi ma in ogni caso lo "slittamento" non dovrebbe essere superiore a un paio di mesi.
Ultimi tasselli per completare la terza corsia
27 febbraio 2020
Mancano solo cinque chilometri, dal comune di Castions di Strada allo svincolo di San Giorgio di Nogaro per completare la terza corsia nel tratto di cantiere del terzo lotto e del primo sub lotto del quarto lotto fra Alvisopoli e il nodo di Palmanova. Ad oggi i veicoli leggeri e i mezzi pesanti possono transitare lungo 25 chilometri di terza corsia in entrambe le direzioni: 19 chilometri da Alvisopoli al comune di Castions di Strada e 6 chilometri dallo svincolo di San Giorgio di Nogaro al nodo di Palmanova.
I nuovi tratti a tre corsie saranno poi interessati a partire da questa primavera, quando le temperature saranno più alte, dalla stesa dell'asfalto drenante. Quindi, fino al completamento di tutti gli interventi, il tratto da Alvisopoli al nodo di Palmanova resterà a tutti gli effetti un cantiere e i limiti di velocità saranno questi:
Tratti a tre corsie: limite massimo di 110 chilometri all'ora per i veicoli con peso fino a 7,5 tonnellate; limite massimo di 80 chilometri all'ora per i veicoli superiori alle 7,5 tonnellate; eliminato il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti.
Tratti a due corsie: limite massimo di 80 chilometri all'ora per i veicoli con peso fino a 7,5 tonnellate; limite massimo di 60 chilometri all'ora per i veicoli superiori alle 7.5 tonnellate; divieto di sorpasso per i veicoli superiori alle 7,5 tonnellate.
Mancano solo cinque chilometri, dal comune di Castions di Strada allo svincolo di San Giorgio di Nogaro per completare la terza corsia nel tratto di cantiere del terzo lotto e del primo sub lotto del quarto lotto fra Alvisopoli e il nodo di Palmanova. Ad oggi i veicoli leggeri e i mezzi pesanti possono transitare lungo 25 chilometri di terza corsia in entrambe le direzioni: 19 chilometri da Alvisopoli al comune di Castions di Strada e 6 chilometri dallo svincolo di San Giorgio di Nogaro al nodo di Palmanova.
Tratti a tre corsie: limite massimo di 110 chilometri all'ora per i veicoli con peso fino a 7,5 tonnellate; limite massimo di 80 chilometri all'ora per i veicoli superiori alle 7,5 tonnellate; eliminato il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti.
Tratti a due corsie: limite massimo di 80 chilometri all'ora per i veicoli con peso fino a 7,5 tonnellate; limite massimo di 60 chilometri all'ora per i veicoli superiori alle 7.5 tonnellate; divieto di sorpasso per i veicoli superiori alle 7,5 tonnellate.
Conto alla rovescia per l’apertura al traffico della terza corsia
11 febbraio 2020
Svincolo di San Giorgio riaperto al traffico i primi giorni di febbraio nella nuova configurazione; abbattuto anche il cavalcavia dello svincolo di San Giorgio, l'ultimo dei 12 presenti sui 30 chilometri di cantiere. Nella seconda metà di febbraio verranno aperti al traffico altri 6 chilometri di terza corsia - che si aggiungono ai 19 già percorribili da dicembre - nel tratto dal ponte sul fiume Stella al comune di Castions di Strada. A quel punto resteranno solo 5 chilometri da completare, dal comune di Castions di Strada allo svincolo di San Giorgio di Nogaro. Saranno poi ultimati i cavalcavia di Valderie, Zavattina, Porpetto - Castello, sarà ricostruito quello sulla direttrice Udine - Trieste del nodo di Palmanova e sarà aperto al traffico il sottopasso della sp 56 in località Rivarotta di Rivignano - Teor.
Con l'avanzare dei lavori proseguirà anche l'installazione delle barriere fonoassorbenti (nel tratto tra Castions di Strada e San Giorgio di Nogaro e sul nodo di Palmanova) e l'asfaltatura delle rampe sul nodo di Palmanova. La stesa di asfalto drenante su tutto il nuovo tratto, infine, è stata pianificata per la primavera, quando le temperature saranno più alte, un elemento fondamentale per l'ottimizzazione dell'intervento.
Svincolo di San Giorgio riaperto al traffico i primi giorni di febbraio nella nuova configurazione; abbattuto anche il cavalcavia dello svincolo di San Giorgio, l'ultimo dei 12 presenti sui 30 chilometri di cantiere. Nella seconda metà di febbraio verranno aperti al traffico altri 6 chilometri di terza corsia - che si aggiungono ai 19 già percorribili da dicembre - nel tratto dal ponte sul fiume Stella al comune di Castions di Strada. A quel punto resteranno solo 5 chilometri da completare, dal comune di Castions di Strada allo svincolo di San Giorgio di Nogaro. Saranno poi ultimati i cavalcavia di Valderie, Zavattina, Porpetto - Castello, sarà ricostruito quello sulla direttrice Udine - Trieste del nodo di Palmanova e sarà aperto al traffico il sottopasso della sp 56 in località Rivarotta di Rivignano - Teor.
Due scatolari inseriti, a spinta, sotto l’autostrada
3 febbraio 2020
Cantieri super operativi sulla A4, con una serie di interventi in sequenza che hanno caratterizzato il primo periodo dell'anno sia sul secondo lotto (nodo di Portogruaro - Alvisopoli) sia sul terzo lotto (Alvisopoli - Gonars) . Il lavoro più complesso è stato quello che ha interessato il secondo lotto dove le imprese sotto la regia di Autovie Venete sono state impegnate nella spinta di due scatolari (una sorta di condotte di cemento) sotto il manto autostradale. Si tratta di parallelepipedi enormi della lunghezza di 37 metri e 26 metri che consentiranno il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l'acqua della A4.
Un'operazione complessa e delicata che ha previsto lo scavo del terreno sottostante l'autostrada, la spinta e il posizionamento degli scatolari, nonché il ritombamento dello scavo e la riasfaltatura della strada per permettere la riapertura al traffico. Per effettuare questo intervento hanno lavorato una cinquantina di persone impiegando una decina di mezzi (frese, finitrici, escavatori e martinetti). Per quanto riguarda il terzo lotto, invece, è stato aperto il nuovo cavalcavia - che collega le rampe al casello - dello svincolo di San Giorgio di Nogaro lungo 100 metri e dal peso di 424 tonnellate. Una volta terminati i lavori, il nuovo svincolo ricalcherà la tipologia di quello precedente, ma con un notevole miglioramento dei raggi di curvatura delle rampe, completamente rifatte.
Cantieri super operativi sulla A4, con una serie di interventi in sequenza che hanno caratterizzato il primo periodo dell'anno sia sul secondo lotto (nodo di Portogruaro - Alvisopoli) sia sul terzo lotto (Alvisopoli - Gonars) . Il lavoro più complesso è stato quello che ha interessato il secondo lotto dove le imprese sotto la regia di Autovie Venete sono state impegnate nella spinta di due scatolari (una sorta di condotte di cemento) sotto il manto autostradale. Si tratta di parallelepipedi enormi della lunghezza di 37 metri e 26 metri che consentiranno il collegamento idraulico dei fossi che raccolgono l'acqua della A4.
Terza corsia: cantieri al rush finale
2 gennaio 2020
È stato un anno veramente intenso, sul versante dei cantieri, il 2019, caratterizzato da aperture in sequenza di nuovi tratti a tre corsie. Attualmente sono 19 i chilometri di terza corsia percorribili, a cui andranno ad aggiungersi, nei primi mesi del 2020, altri 7 chilometri fra il Ponte sul fiume Stella e Castions di Strada in entrambe le direzioni di marcia e 4 chilometri e mezzo fra Castions di Strada a San Giorgio, sempre in entrambe le direzioni. Con questi ultimi due interventi, la terza corsia fra Alvisopoli e il nodo di Palmanova sarà ultimata. Ultimazione in arrivo anche per il nodo di interconnessione A23/A4 a Palmanova. Sempre entro i primi mesi del 2020, sarà abbattuto il vecchio sovrappasso lungo la direttrice Venezia - Udine e sarà costruito il nuovo cavalcavia sul quale transiteranno i flussi sulla direttrice Udine - Trieste. Risultati importanti, frutto di un intenso lavoro di squadra, fra struttura commissariale, Autovie e imprese costruttrici. Solo un'accurata pianificazione dei lavori, un'attenta regia e un'ottima capacità di affrontare gli imprevisti, consentono di anticipare i tempi di realizzazione di un'opera, com'è stato per questo tratto di terza corsia.
È stato un anno veramente intenso, sul versante dei cantieri, il 2019, caratterizzato da aperture in sequenza di nuovi tratti a tre corsie. Attualmente sono 19 i chilometri di terza corsia percorribili, a cui andranno ad aggiungersi, nei primi mesi del 2020, altri 7 chilometri fra il Ponte sul fiume Stella e Castions di Strada in entrambe le direzioni di marcia e 4 chilometri e mezzo fra Castions di Strada a San Giorgio, sempre in entrambe le direzioni. Con questi ultimi due interventi, la terza corsia fra Alvisopoli e il nodo di Palmanova sarà ultimata. Ultimazione in arrivo anche per il nodo di interconnessione A23/A4 a Palmanova. Sempre entro i primi mesi del 2020, sarà abbattuto il vecchio sovrappasso lungo la direttrice Venezia - Udine e sarà costruito il nuovo cavalcavia sul quale transiteranno i flussi sulla direttrice Udine - Trieste. Risultati importanti, frutto di un intenso lavoro di squadra, fra struttura commissariale, Autovie e imprese costruttrici. Solo un'accurata pianificazione dei lavori, un'attenta regia e un'ottima capacità di affrontare gli imprevisti, consentono di anticipare i tempi di realizzazione di un'opera, com'è stato per questo tratto di terza corsia.