A4 VENEZIA - TRIESTE La Terza Corsia
A4 VENEZIA - TRIESTE La Terza Corsia

Le News


A4: Più celeri del previsto i lavori della terza corsia
Sopralluogo della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani al cantiere della terza corsia in A4 fra Alvisopoli e Gonars in occasione del varo dei primi conci del ponte sul fiume Tagliamento. Affiancata dal vicepresidente Sergio Bolzonello e dal presidente di Autovie Venete, Maurizio Castagna, Serracchiani - che è anche Commissario per l'emergenza in A4 ha potuto constatare come "i lavori proseguano celermente tanto che, di questo passo, l'intervento si concluderà prima del termine previsto, ovvero già entro il 2019". Ottimismo, in questo caso espresso dal presidente di Autovie Castagna, anche sulla tempistica relativa al primo stralcio del secondo lotto, da Portogruaro a San Donà, che "sicuramente andrà in continuità con il cantiere del terzo lotto in maniera tale che i lavori possano iniziare a partire dal 2020, appena completate le opere tra Portogruaro e Palmanova". La costruzione del nuovo ponte, che sarà composto da due viadotti, è già entrata nella fase clou: ovvero la posa dei conci in calcestruzzo che sorreggeranno le due carreggiate per una lunghezza di circa un chilometro e mezzo. Posa che è stata effettuata durante il sopralluogo utilizzando un enorme carro varo che si muove in senso longitudinale lungo la direttrice viaria, che consente di realizzare circa due campate al mese, ciascuna di una lunghezza compresa tra 70 e 80 metri.


Quarto lotto: approvato il progetto esecutivo del tratto Gonars-Palmanova
"Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti importante nella realizzazione della terza corsia della A4 e quindi confidiamo di completare, entro il 2020, anche il tratto Gonars - Palmanova". Lo ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che a Udine ha firmato, in qualità di commissario straordinario per l'emergenza dell'autostrada A4 Venezia - Trieste, il decreto di approvazione del progetto esecutivo per i lavori di realizzazione del primo sub - lotto del quarto lotto, tratto Gonars - Palmanova. La presidente Serracchiani, che era affiancata dall'assessore ai trasporti e infrastrutture Mariagrazia Santoro e dal presidente di Autovie Venete Maurizio Castagna, ha sottolineato le ricadute occupazionali per le imprese del territorio "confermando così - come è stato rilevato dall'Ance regionale - che questa infrastruttura sta contribuendo a creare posti di lavoro nel comparto edile locale". Per quanto riguarda le tempistiche, il presidente di Autovie Castagna ha ribadito che "il cantiere verrà terminato entro la metà del 2020 se non prima, grazie al premio di accelerazione che l'impresa aggiudicataria ha l'interesse ad ottenere". L'intervento interessa un tratto autostradale di 4 chilometri e 720 metri che insiste sui comuni di Gonars e Bagnaria Arsa per un investimento complessivo di 65 milioni di euro, di cui circa 38 milioni per i lavori mentre i restanti per oneri accessori. Le opere sono state affidate, con la formula dell'appalto integrato, alla Cmb (Società cooperativa muratori e braccianti di Carpi) capofila dell'Associazione temporanea di imprese che comprende la C.G.S. SpA di Udine e la Celsa di Latisana (Ud). Il progetto prevede il rifacimento di tutti i viadotti e i sottopassi del nodo di Palmanova, di due cavalcavia e nove attraversamenti idraulici. Massima l'attenzione agli aspetti ambientali: 19 le aree di depurazione previste, all'interno delle quali confluiranno, attraverso apposite canalizzazioni, i flussi provenienti dalla sede autostradale; su oltre un chilometro di autostrada saranno installate barriere fonoassorbenti per ridurre l'inquinamento acustico. Saranno inoltre piantumati alberi per la creazione di boschi idrofili e fasce arboree, con particolare attenzione alle aree vincolate e alle aree verdi all'interno del nodo di Palmanova. Il monitoraggio ambientale sarà costante per tutta la durata dei lavori (850 giorni previsti) e sarà svolto sulla base delle indicazioni fornite dall'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa).
Secondo lotto della terza corsia: pronto il progetto per il primo sub-lotto
Il Commissario straordinario per l'emergenza in A4 Debora Serracchiani ha firmato, a Trieste il primo agosto, il decreto di approvazione della progettazione esecutiva del primo sub lotto (sono tre complessivamente) del secondo lotto (tratto San Donà di Piave - Alvisopoli) della terza corsia della A4. Il tratto, di circa 9 chilometri si sviluppa dalla progressiva chilometrica 451 + 021 alla progressiva chilometrica 459 + 776 dell'autostrada A4 e interessa i comuni di Portogruaro, Teglio Veneto e Fossalta di Portogruaro. Oltre a prevedere l'allargamento della sede autostradale e la realizzazione di 16 opere strutturali, suddivise tra ponti, sottovia e cavalcavia, il primo sub lotto comprende anche la realizzazione del canale di gronda Fosson-Loncon nei comuni di San Stino di Livenza e Annone Veneto, anticipando quindi parte delle opere inizialmente previste nel terzo sub lotto in modo da dare immediata risposta alle problematiche di carattere idraulico dei territori attraversati. L'investimento complessivo, per questo intervento è di 172 milioni di euro (comprensivo degli oneri per la sicurezza, gli espropri, lo spostamento delle interferenze) mentre l'importo a base d'asta è di 106 milioni di euro. Ben 23 milioni di euro sono riservati agli interventi di tipo ambientale. Il passo successivo alla firma del decreto è la pubblicazione del bando di gara che dovrebbe avvenire entro la metà di agosto 2017. Con la realizzazione di questo tratto (i lavori partiranno nel 2018), del tratto Alvisopoli Gonars (già in fase di esecuzione) e con il primo lotto del quarto lotto da Gonars a Palmanova (il cantiere verrà attivato dopo l'estate), entro la fine del 2021 e l'inizio del 2022 tutto il tratto Portogruaro-Palmanova, il più critico e congestionato della A4, potrà contare su tre corsie di marcia, mettendo così l'autostrada in grado di reggere agevolmente i flussi di traffico in costante crescita. Sul tratto Quarto D'Altino San Donà di Piave, infatti, dove la terza corsia è stata già costruita, la circolazione è sempre fluida e anche gli incidenti sono drasticamente diminuiti.


Una notte di lavoro per demolire il cavalcavia “di Porpetto”
Sarà ricostruito con una modalità che lo renderà più funzionale anche alla viabilità di collegamento esterna all'autostrada


Quattro "pinze" e un martello pneumatico in azione, nella notte fra sabato 10 e domenica 11 giugno, per demolire il cavalcavia numero 415 che da Porpetto porta a Corgnolo, scavalcando l'autostrada A4 nel tratto interessato dai lavori del terzo lotto della terza corsia. L'intervento, in comune di Porpetto, ha richiesto la chiusura di un tratto autostradale tra Latisana e San Giorgio di Nogaro in entrambe le direzioni a partire dalle ore 21 di sabato. Prima del via ai lavori veri e propri, tutto il tratto chiuso è stato "bonificato": Polstrada e ausiliari al traffico di Autovie Venete, infatti, controllano che non ci siano veicoli fermi nelle piazzole di sosta e che l'autostrada sia completamente libera. Un'operazione accurata al termine della quale possono partire i lavori.
Nel caso della demolizione del cavalcavia, prima dell'intervento di pinze e martelli, dopo la rimozione del guardrail centrale, l'asfalto viene ricoperto da uno speciale telo sul quale viene steso uno spesso strato di materiale protettivo su entrambe le carreggiate. Camion e pale lavorano in sequenza, scaricando il materiale e stendendolo accuratamente. Solo a quel punto entrano in azione le macchine per la demolizione che, anche in questa fase, lavorano contemporaneamente sbriciolando la struttura e asportandone le travi fino a quando cede la parte centrale.
E' poi la volta delle "spalle" laterali e infine delle pile (le colonne). Il passaggio successivo prevede la rimozione delle macerie e la pulizia dell'asfalto. Il manto stradale, infatti, deve essere perfetto prima della riapertura dell'autostrada. Il cavalcavia demolito sarà ricostruito con una modalità che lo renderà più funzionale anche alla viabilità di collegamento esterna all'autostrada, sarà composto da tre campate e realizzato in acciaio e cemento armato. Lungo complessivamente quasi 100 metri, richiederà 300 giorni di lavoro. Il traffico della viabilità esterna è stato deviato sul cavalcavia che collega la località di Pampaluna a quella di Corgnolo in direzione Venezia e sul cavalcavia S.C. Porpetto-Castello in direzione Trieste. La prossima demolizione - sono nove complessivamente quelle previste - è in programma nella notte fra sabato 17 e domenica 18 giugno e riguarderà il cavalcavia di Modeano, in comune di Palazzolo dello Stella.
Conferenza dei servizi
Conferenza dei servizi, a Portogruaro, nella sede del Municipio, sul tratto di terza corsia della A4 compreso fra Portogruaro e Alvisopoli. Si tratta del primo sub lotto del secondo lotto (San Donà di Piave-Alvisopoli), i cui lavori dovrebbero iniziare fra marzo e aprile del 2018 se, come auspicato dal Commissario Straordinario per l'emergenza in A4 Debora Serracchiani - entro il 2017 sarà pubblicato il bando di gara e aggiudicati i lavori. In realtà la conferenza dei servizi per il secondo lotto della terza corsia era già stata organizzata un paio di anni fa, ma la riorganizzazione dei lavori - che ha comportato la suddivisione del lotto in tre sub lotti - ha reso necessario riconvocarne un'altra, limitatamente agli interventi del primo sub lotto - i 9 chilometri fra Portogruaro e Alvisopoli, appunto - e del canale di gronda (dal canale Fosson in comune di San Stino di Livena al canale Loncon in comune di Annone Veneto) che rientra in questo intervento. Oltre al sindaco di Portogruaro, Maria Teresa Senatore, alla conferenza hanno partecipato numerosi sindaci dei comuni interessati, fra i quali quelli di Gruaro, Fossalta di Portogruaro, Annone Veneto e San Stino nonché rappresentanti degli enti coinvolti dallo spostamento delle interferenze nonché privati cittadini. Il progetto è stato illustrato dai tecnici di Autovie Venete e dall'ingegner Enrico Razzini Responsabile Unico del Procedimento. Razzini, dopo aver ringraziato il sindaco per l'ospitalità, ha sottolineato lo spirito di massima collaborazione e di confronto costruttivo che ha caratterizzato l'iter del progetto. Le osservazioni presentate sono state principalmente di tipo tecnico per quanto riguarda le interferenze e di tipo ambientale. E proprio su questo ambito ha messo l'accento il sindaco Maria Teresa Senatore, ricordando l'importanza - per tutte le comunità coinvolte dai lavori - degli interventi di mitigazione ambientale, di riduzione del rumore, di riduzione - per quanto possibile - dei disagi che inevitabilmente ci saranno anche per quanto riguarda la viabilità dei centri abitati.


 

Protocolli operativi per la gestione delle emergenze
Coordinare gli interventi in caso d'emergenza, utilizzando un modello unico di procedura, condiviso e codificato, per aumentare la sicurezza e gestire eventuali criticità. E' questo, in sintesi, l'obiettivo dei due protocolli operativi firmati a Udine, il 13 aprile, nella sede della Prefettura di Udine. Oltre al prefetto Vittorio Zappalorto, alla firma erano presenti la presidente della Regione e commissario per l'emergenza sull'autostrada A4 Venezia-Trieste, Debora Serracchiani, il presidente di Autovie Venete Maurizio Castagna, l'assessore ai trasporti Mariagrazia Santoro e i rappresentati dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Polizia Stradale, dell'Elisoccorso, di Autostrade per l'Italia, e del 118. I protocolli, che si riferiscono al tratto di A23 fra Gemona e l'interconnessione con la A4 al nodo di Palmanova e al tratto di A4 compreso fra Portogruaro e Palmanova, stabiliscono nei dettagli le modalità operative e le procedure di intervento da adottare per affrontare in sicurezza e con la massima efficienza qualsiasi tipologia di evento accada nel tratto interessato dal maxi cantiere, i cui effetti sul traffico cominceranno a farsi sentire già alla fine del mese di aprile. La sottoscrizione dei protocolli è l'atto conclusivo di un intenso lavoro coordinato dalla Prefettura di Udine e sviluppato nei mesi scorsi fra Autovie Venete, Autostrade per l'Italia, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, sala operativa regionale emergenze sanitarie 118, elisoccorso e amministrazioni comunali dei territori coinvolti per elaborare la gestione condivisa di eventuali emergenze durante i lavori di realizzazione della terza corsia della A4. Per affrontare al meglio gli inevitabili disagi dovuti ai lavori e fronteggiare eventuali incidenti, traffico congestionato, rallentamenti prolungati, esodi estivi ed eventi atmosferici rilevanti, l'elemento determinante sarà il perfetto coordinamento operativo. E proprio questo è uno dei punti cardine del piano che prende in considerazione anche le eventuali ripercussioni sulle altre direttrici autostradali, la viabilità collegata, ma anche le delicate situazioni che possono accadere sulla rete autostradale di Austria e Slovenia. Oltre ai percorsi viari alternativi, il piano comprende anche l'utilizzo di segnaletica mobile e dei pannelli a messaggio variabile. Attraverso apposite simulazioni, sono stati studiati numerosi "casi" caratterizzati da criticità diverse, casi per i quali è stato testato un preciso percorso da seguire: dalla segnalazione dell'evento alla tempestività degli interventi, dall'informazione all'utenza al monitoraggio della situazione fino al ripristino della circolazione.
Autostrada A4: CDP e BEI, sulla terza corsia un'operazione esemplare e strategica



Sono stati sottoscritti lunedì 27 febbraio -  a Trieste -  nella sede della Regione Friuli Venezia, i contratti di finanziamento - per complessivi 600 milioni di euro - che la Banca Europea degli Investimenti e la Cassa Depositi e Prestiti, hanno messo a disposizione di Autovie Venete per il completamento dei lavori di realizzazione della terza corsia della A4. L'opera, per la sua valenza strategica, è stata inserita nel piano di rilancio degli investimenti dal presidente della Commissione europea Junker e attualmente è una delle poche in Italia che può vantare un così prestigioso riconoscimento. Un'operazione complessa quella che ha portato alla definizione dei contratti firmati oggi, che comprendono le due precedenti linee di credito messe a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti per complessivi 300 milioni e il nuovo finanziamento della Bei. Il primo finanziamento negoziato con la Cassa Depositi e Prestiti è stato sottoscritto nell'aprile 2011 per un importo di 150 milioni, rinnovato una prima volta nell'ottobre 2012 per essere poi esteso - nell'aprile 2014 - fino al 31 dicembre 2017. Nell'ottobre 2015, la durata è stata ancora prorogata fino al 31 dicembre 2020 e inoltre è stato stipulato un nuovo contratto per ulteriori 150 milioni di euro con la stessa scadenza temporale. Nel frattempo la contrattualizzazione e l'avvio dei lavori per il terzo lotto Alvisopoli-Gonars e per il primo sub lotto del quarto lotto (Gonars-Nodo di Palmanova), nonché una serie di attività da parte del Commissario per l'emergenza Debora Serracchiani che porteranno all'avvio di ulteriori interventi, hanno reso necessario il reperimento di risorse aggiuntive. Per attualizzare e rendere omogenee le condizioni di tutti e tre i finanziamenti (le due linee di credito Cassa Depositi e Prestiti e il finanziamento Bei) è stato così predisposto un unico "maxi finanziamento", suddiviso in due contratti, firmato oggi dai rappresentanti di Bei, Cdp e Autovie Venete. Un risultato importantissimo che consentirà alla Concessionaria di realizzare, oltre al terzo lotto e al primo sub lotto del quarto, anche quelli fra Alvisopoli-Portogruaro (1°stralcio del 2° lotto), fra il Nodo di Palmanova-Casello di Palmanova (2°sub-lotto del 4° lotto), l'intervento previsto sul casello del Lisert nonché l'anticipazione dei lavori del secondo e terzo stralcio del secondo lotto (cavalcavia, espropri, interferenze e le barriere fonoassorbenti).





Terza corsia della A4 Venezia Trieste
Nel 2017 aperti nuovi cantieri
Dopo la riprogrammazione, rispetto alle previsioni originali (elaborate nel 2009), dell'intera opera, le modalità e tempistiche diverse consentiranno la realizzazione, entro la fine del 2021 e l'inizio del 2022, della terza corsia fra Portogruaro-Palmanova. E' il tratto più critico e trafficato di tutta l'infrastruttura, perché in caso di eventi incidentali non è possibile deviare i flussi su percorsi autostradali alternativi.
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La riprogrammazione ha portato a una suddivisione in stralci e sub-lotti del secondo lotto e del quarto: il secondo lotto (tra San Donà di Piave-Alvisopoli) ora comprende un primo stralcio che va da Alvisopoli a Portogruaro, un secondo che va da San Donà a San Stino e un terzo, da Portogruaro a San Stino, mentre il quarto comprende un primo sub lotto da Gonars a Palmanova, un secondo che va dal nodo di interconnessione fra la A4 e la A23 e lo svincolo di Palmanova e un terzo che va da Palmanova a Villesse. I cantieri aperti, nel 2017, interesseranno 26 chilometri di autostrada fra San Donà di Piave e Alvisopoli (terzo lotto) e circa 5 chilometri fra Gonars e Palmanova (primo stralcio del quarto lotto che va da Gonars a Villesse).
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